Terminata la stagione regolare, ecco il pagellone del campionato. Come per il girone di andata, le motivazioni ai voti verranno rilasciate nella giornata di domani per dare una visione completa e non limitarsi al dato numerico o quello scritto, intanto qui troverete il quadro del girone di andata, buona lettura!
Locri 10 : negli anni recenti la capacità di risalita in tempi brevi dopo la caduta dalla serie D è stata dimostrata solo dal Castrovillari. Il Locri di Mancini è stata una macchina da guerra che ha onorato fino all’ultimo il torneo, chi vince ha sempre ragione e chi vince merita 10, specie se si considera la coppa Italia regionale e l'onorevole percorso in quella nazionale.
Reggiomediterranea 8 : un campionato a sprazzi ma che termina con un secondo posto pesante, grandi meriti per mister Misiti che conferma la sua bravura e riesce ad esaltare la squadra dopo partenze importanti come quelle di Semenzin e Padin, andando a riadattare ed esaltare molti atleti della sua rosa. Adesso spazio ai play off con la possibilità di giocarli tutti in casa e due risultati su tre.
Paolana 8 : diverse modifiche adoperate durante la strada rispetto le premesse, ma la Paolana ha trovato in Fanello un timoniere determinato e capace, i tirrenici dopo anni di anonimato tornano a disputare partite importanti e questa è una gran base di partenza per un progetto che se ben puntellato potrà dare grande soddisfazione alla distanza.
Morrone 7.5: il voto scende un po’ rispetto l’andata. Il campionato dei granata è stato fantastico ed è valso anche la consacrazione a super bomber di Alfredo Trombino che ha frantumato quota 30 reti, però alcune cadute con le “pericolanti” hanno stupito per quello che è stato di norma il cammino. La Morrone resta comunque un modello da seguire per utilizzo intensivo di giovani e pensare ad un salto in D in futuro sarebbe mettere il punto esclamativo ad una realtà assolutamente affascinante.
Acri 7 : i rossoneri centrano il play off con il fiatone, in generale Pascuzzo ha confermato tutte le sue qualità conducendo i lupi ad una scalata continua e soddisfacente, è mancato il giusto piglio in trasferta ed ora questo dettaglio andrà ben limato, perché il post season degli acresi sarà tutto lontano dal “Castrovillari”.
Sersale 6: c’era grande aspettativa sui giallorossi e l’essere rimasti fuori dalla zona play off sicuramente è un malus. Per i lupi è stato ferale il passaggio a vuoto tra ottobre e novembre coinciso con la partenza di Silvano, attaccante sul quale si era impostato molto della squadra, una volta riassestata la rosa i giallorossi sono tornati, specie in casa, a fare punti, ma è stato troppo tardi.
Scalea 6.5: due campionati diversi, andata a stento, ritorno in assoluto crescendo con inserimento in zona play off, qualche correttivo e qualche scatto in più avrebbero fatto scrivere un altro finale. I biancostellati hanno alle spalle una società seria ed appassionata che recentemente ha lanciato un grido di partecipazione a chi ci tiene al sodalizio ultracentenario, con i giusti programmi il futuro può essere luminoso.
Boca N. Melito 7: la prima parte di torneo è stata disastrosa, l’inversione di rotta esaltante e mezzo punto in più va per l’impegno che la società ci ha messo per salvare la categoria. La stagione è terminata, anche, con un piazzamento di pregio e sotto questo punto di vista vanno fatti i complimenti a mister La Face (voto 10), il tecnico melitese con passione e grinta, dalla panchina o dalla tribuna, ha diretto la sua orchestra in modo impeccabile andando a conquistare un risultato clamoroso e forse solo folle da pensare.
Soriano 8 : se nel finale qualche risultato è mancato, resta tutto quanto fatto fino al conseguimento dell’obiettivo. La società è tra le più apprezzate del panorama regionale ed ha avuto il coraggio di puntare su un allenatore della zona, Marasco è di Spilinga, che a sua volta ha assemblato un gruppo composto quasi tutto da esordienti in categoria e nella maggior parte dei casi dell’area del vibonese. I rossoblu sostanzialmente non hanno mai rischiato nulla e tanto basta per promuovere a pieni voti il Soriano che spera di tornare il prima possibile a casa sua.
Gallico Catona 6: una delle società più esperte della categoria, la stagione è stato un saliscendi con troppa instabilità in panchina, con l'esperienza accumulata negli anni e la struttura a disposizione sarebbe lecito aspettarsi qualcosina in più di una salvezza maturata nel finale.
Stilomonasterace 6.5: alti e bassi per la formazione gialloblu, è la costanza quella che è mancata e che ha portato ad un po’ di fiatone, ad ogni modo l’esordio di questo progetto unitario è culminato con il mantenimento della categoria e tanto basta per essere soddisfatti e poter programmare un futuro più sereno.
Gioiosa Jonica 7: esordiente in categoria, il Gioiosa Jonica solo nelle ultime giornate ha sentito gli spifferi della zona play out, a giustificazione di ciò i tanti infortuni patiti dalla squadra di Scorrano specie in zona d’attacco. Alla fine arriva la salvezza che promuove quanto fatto dai biancorossi che dal prossimo anno dovrebbero tornare a giocare a casa.
Cotronei Caccuri 5.5 : sarà play out nonostante un attacco dai numeri importanti, dopo un ottimo inizio la squadra ha vissuto una fase di instabilità che l’ha portata a scivolare nei bassi fondi, le carte in regola per salvarsi ci sono tutte come dimostrato dall’ultima giornata, per il futuro invece servirà non commettere gli errori di questa stagione e trovare equilibri su tutti i comparti nevralgici.
Isola CR 4.5 : un inizio difficilissimo, una ripresa con un’ampia ed importante campagna acquisti ed un nuovo crollo. L’Isola CR ha vissuto una stagione sulle montagne russe, condita da tre cambi in panchina e le responsabilità di questo torneo di sofferenza sono diffuse, adesso la permanenza passa da un play out esterno che sembra essere difficilissimo date le condizioni nelle quali si arriva, ma la storia di questa squadra obbliga a crederci, ma ancora più importante sarà programmare a prescindere dalla categoria un futuro maggiormente stabile.
Bovalinese 4 : dopo un buon inizio non si è riusciti a mantenere le premesse che sembravano positive nonostante il salvataggio del titolo in extremis. Il cruccio più grande resta l’assenza di una struttura per giocare ed allenarsi all’altezza dei tempi che viviamo, unitamente all'assenza di un riferimento in fase offensiva che è stato il cruccio per Panarello prima e Criniti poi, ripartire non sarà facile ma lo merita la storia del “cavalluccio”.
Roccella 3 : un disastro su tutta la linea, a parte il primo mese e mezzo il resto è stata una lunga e lancinante agonia, la squadra si è battuta con orgoglio ma una retrocessione così netta dopo una lunga parentesi in serie D non può non far riflettere. L’augurio è che Roccella tirando una linea possa ripartire verso un nuovo ciclo.