Riceviamo e pubblichiamo:
Il progetto della Morrone non si ferma certamente al solo risultato sportivo della prima squadra. Ed è per questo che con il Direttore Generale dei granata, Marco Chiappetta, abbiamo fatto il punto della situazione su tutto il mondo che ruota intorno al sodalizio cosentino. Parlando di presente e di futuro. Il focus principale è sempre quello della valorizzazione dei giovani, senza però mai perdere di vista quelli che sono i valori che, a volte, sono anche quelli di saper perdere a testa alta.
Tracciamo un bilancio stagionale dell'annata in casa Morrone. Che voto da alla sua squadra e perché?
«Do un 9 alla squadra perché il massimo non si dà mai. Nel corso della stagione le aspettative sono cambiate, ma ricordo benissimo cosa si diceva della Morrone ad agosto. Internamente noi conoscevamo il valore reale di staff e squadra, ma abbiamo sovvertito le opinioni di tutti. C’è stata una crescita importante dei nostri ragazzi ed abbiamo espresso un calcio spumeggiante che - spiega Chiappetta - in queste categorie non si vede mai. Il 10 lo do ad Infusino e ai suoi collaboratori: meriterebbero maggiori attenzioni ed hanno tutto per allenare nei professionisti dando il la ad una carriera importante nel calcio. Lo dico senza timore di essere smentito»
Tanti i giovani lanciati finora con i grandi, ma ottimi risultati anche dalle squadre giovanili. Resta sempre quello della valorizzazione dei giovani l'obiettivo principale della Morrone per il presente e, soprattutto per il futuro?
«Noi siamo un settore giovanile e l’attenzione sul vivaio resta massimo. Per il lavoro che svolgo ho sempre meno tempo a disposizione da dedicare alla Morrone, mia grande passione, ho però la fortuna di avere dei soci e collaboratori splendidi.. Mi riferisco ad un maestro di calcio e di vita come il Presidente Raffaele Pizzino e a due tecnici fantastici come Maurizio Guzzo e Giuseppe Verduci. Con le nostre under - continua il dirigente - partecipiamo a tutti i massimi tornei giovanili. Siamo primi nell’Under 15, primi nell’Under 17 Elite ed abbiamo già vinto il girone dell’Under 19».
Quali sono i ragazzi delle giovanili che vedremo presto aggregati in prima squadra?
«Potenzialmente ce ne sono tantissimi e tutti hanno e avranno la possibilità di dimostrare il loro valore. I risultati lo testimoniano, sebbene a noi importi la crescita e non il risultato. Chi non andrà tra i professionisti, farà sicuramente parte della Morrone prima squadra del futuro».
La prima squadra ha avuto una flessione nell'ultimo periodo. Come se lo spiega, quali possono essere le cause e come si viene fuori da questo momento?
«Ci sono due motivazioni. La prima - racconta Chiappetta - è la rosa corta, figlia di una scelta fatta in estate preferendo spedire in Promozione tanti ragazzi a fare minutaggio. Questo aspetto sicuramente ci ha levato qualche punto. La seconda, invece, è che la Morrone dà il massimo quando giochiamo esclusivamente a calcio. Nel girone di ritorno, invece, assisto a dinamiche e a situazioni esasperanti che in tutta onestà mi provocano anche fastidio. Noi abbiamo vinto tanto negli ultimi anni, ma sappiamo come si perde. In questo bisogna cambiare e il sistema ha bisogno di crescere. I nostri ragazzi hanno già fatto qualcosa di straordinario, ma con la spensieratezza possono superarsi centrando il migliore piazzamento. Inoltre dobbiamo aiutare Trombino a superare i 30 gol, record che resiste da tantissimi anni».
Da grande conoscitore del calcio dilettantistico, quali sono i giovani più interessanti che ha visto nel campionato d'Eccellenza.
«Ne ho visti diversi, ma ne vorrei di più. Mi piacerebbe cogliere maggiore coraggio anche da parte degli altri a rischiare giovani. Il calciatore affermato - continua il Direttore granata - sai ciò che può darti, mentre puntare sui ragazzi significa lavorare e dare nuova linfa ai club»
Ci sono progetti futuri ancora non svelati nel mondo Morrone? Ci dobbiamo aspettare altre novità per l'anno prossimo?
«Continueremo a lavorare sul settore giovanile con l’obiettivo di fare sempre meglio. Vogliamo diventare un punto di riferimento sempre più marcato sul nostro territorio. Lo faremo - conclude Chiappetta - puntando su persone e strutture».