"Il coronavirus decreterà la fine di tante società dilettantistiche." Non usa mezzi termini il vicepresidente del Trebisacce Giuseppe Giordanelli "Il problema è che già era nell’aria prima di questa emergenza. Questa situazione sarà solamente l’atto finale di un calcio malato anche a livello di dilettanti. Spese troppo elevate, partendo dal monte ingaggi, con calciatori che prendono una bancata di soldi al mese mentre c’è gente normale che per prendere meno della metà dei loro rimborsi si fa in quattro lavorando anche 10/12 ore al giorno. Facendo il mea culpa e partendo dalla società che rappresento - spiega ancora Giordanelli - nn è possibile continuare su questa falsa riga. È normale che qualcuno potrà dire che nessuno me lo ha ordinato ma in questi momenti ti rendi conto di ciò che sta succedendo. Rimborsi di 1800/2000 euro e anche molto di più per alcuni noti calciatori. Non va bene perché tutto deve essere rapportato ai ruoli e alle azioni che uno svolge. Le regole di mercato e di ingaggio purtroppo sn state manipolate in questi anni fino ad arrivare a livelli spropositati. Per vincere un Campionato di Eccellenza o competere per la vittoria non si può spendere annualmente 300/350000 euro, quando va bene. Per restare in Eccellenza nn si può arrivare ad avere una spesa annua di circa 120/140000 tra ingaggi e spese varie. 10/12000 euro mensili. Ma scherziamo veramente? La verità è che ormai siamo “Game Over”. E forse è anche giusto."
Trebisacce. Giordanelli "Il coronavirus decreterà la fine di tante società"
di Redazione
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