Protagonista negli ultimi turni di Eccellenza con la maglia del suo Trebisacce, David Gueye, attaccante francese classe 97, si è guadagnato il titolo di protagonista della settimana per il massimo torneo regionale.
David questa vittoria è la svolta per rendere più semplice la stagione?
«Sicuramente è stata una svolta per il torneo anche perché era uno scontro diretto e vincendolo siamo anche risaliti in classifica, oltre che per la mia prestazione sono anche contento perché abbiamo ritrovato vena realizzativa contro una squadra brava a difendere (Cutro). Per il resto spero che ora la stagione cambi, siamo stati spesso sfortunati nel non dare concretezza alla mole di gioco e azioni prodotta come col Cotronei ad esempio».
Come mai questa fatica in casa?
«Mister Malucchi ama farci giocare palla a terra e gli inizi sulla terra battuta di Roseto non aiutavano sotto questo profilo. Tornati all’ “Amerise” abbiamo subito avuto il Corigliano come avversario e siccome abbiamo sbagliato qualcosa sia davanti che dietro, data la forza dell’avversario, è stato quasi fisiologica perdere. Da ora in poi speriamo di trovare la concretezza che ci porterà in una zona consona di classifica.
Prima giocavamo a Roseto e giocare palla a terra era difficile, specie col maltempo, a causa del terreno. Ora siamo sul sintetico. La prima partita è stata contro il Corigliano, ma abbiamo fatto anche noi degli errori sia in difesa che in avanti. Adesso contro l’Isola dobbiamo mettercela tutta per svoltare anche qui».
Delle squadre dietro di voi quali temi di più?
«Sono tutte da rispettare le squadre, poi con il mercato gli equilibri potranno cambiare ulteriormente. Quindi dobbiamo restare sempre sul pezzo lavorando con grande entusiasmo e scatenare anche l’entusiasmo della piazza con l’inversione del trend in casa come già auspicato.
Dal mercato cosa ti aspetti per rinforzare la squadra?
«E’ la società che sa cosa deve fare e sono fiducioso che si saprà intervenire nei settori giusti e con il giusto equilibrio».
Tuoi obiettivi futuri?
«Continuare a fare bene qui nell’immediato. Mi trovo benissimo col mister e giornata dopo giornata va sempre migliorando l’intesa con capitan Galantucci che si dimostra giocatore di una intelligenza straordinaria. Io nasco come esterno di attacco e grazie al lavoro del mister e dei compagni, sto rendendo bene anche in questo nuovo ruolo. Tra l’altro la stagione per me è iniziata in ritardo perché purtroppo ho recentemente perso un fratello è non ho iniziato insieme agli altri, ma adesso siamo sulla buona strada tutti! ».
Le differenze a parità di livello con la Francia?
«Devo dire che su un livello simile di calcio, non c’è né lo stesso pubblico, né la stessa attenzione dei media e neanche la cura dei dettagli tecnici. Un esempio su tutti è relativo alle riprese tv, non esiste quasi nulla di questo e so che la federazione vorrà intervenire per far crescere anche il movimento dilettantistico che oggi, specie se si equipara alla serie D, vive anche e soprattutto grazie alle seconde squadre dei club più importanti».