"Non so ancora se riuscirò ad attirare l'attenzione della città, ma non posso di certo lasciare che la cosa passi inosservata, o comunque nella più totale indifferenza". E' quanto scrive Francesco Gallo in vista della riunione in programma questa sera alle 19:15 presso la sala Polivalente Falcone e Borsellino a Cutro. " Il mio é un atto dovuto - spiega Gallo - dettato dal dovere e dalla voglia di salvare una società calcistica che ci é stata tramandata da generazione in generazione, che ha rappresentato il comun denominatore per la città di Cutro da 50 anni a questa parte. È ora che la città si rimbocchi le maniche e sia da fare."
"Con ogni probabilità sarò la figura meno adatta per dare la spinta iniziale, ma voglio farlo, voglio provarci perché non mi costa nulla. I nostri figli hanno il diritto di avere quanto meno le stesse opportunità che abbiamo avuto noi altri. Hanno il diritto di avere una squadra di calcio cittadina, da poter seguire alla domenica. E poi penso che bisogna impartire la lezione più importante: alle future generazioni bisogna inculcare bene il concetto di Patrimonio e difesa dello stesso. Quel che ci fa ricchi é prima di tutto la nostra cultura, i nostri usi e le nostre tradizioni. Da un po di tempo a questa parte sono valori che stiamo piano piano perdendo, impoverendoci di conseguenza. Da un po di tempo a questa parte non riusciamo a guardare al di la del nostro naso e non ci stiamo accorgendo che un altro pezzo di storia di Cutro, l'ASD, rischia di scomparire."
