PALMI - Contatto effettuato tra la Palmese e Claudio Morelli. Record! Tutto ciò a distanza di 24 ore dall’inaspettata quanto clamorosa rinuncia di Peppe Perna che rimane, come confermato dal Presidente Carbone, all’interno della Società
Uno scossone che ha colpito la centenaria Palmese all’indomani del pari casalingo con il Reggiomediterranea. Riunione fiume nel quartier generale della Società neroverde e dopo tre ore di consultazioni, Peppe Perna ha deciso di mettersi da parte e lasciare la direzione tecnica al prossimo.
Tutti d’accordo sulla decisione. Il capitano di mille battaglie è stato ringraziato per il lavoro profuso in questa prima parte di stagione. E si va avanti. Siamo a martedi, il giorno successivo. La lista dei papabili è ristrettissima: Aita, Paschetta, Peppe Carella e Claudio Morelli. Alla fine, Claudio Morelli conquista un’incontro col diesse Mimmo Fiorino. La chiacchierata è lunga. Il Presidente Carbone è collegato telefonicamente perché si trova lontano da Palmi per impegni professionali. C’è l’accordo di massima ma manca solo l’ufficialità che dovrebbe arrivare con la firma sul contratto che dovrebbe avvenire domani. Un venerdi 7 dicembre casuale al massimo: un anno fa infatti, lo scorso mercoledi 7 dicembre del 2011, l’ex tecnico di Promosport e Cutro si legò alla Taurianovese subentrando a Massimiliano Cambria. A distanza di un anno esatto dunque, il tecnico di Lamezia Terme ritorna a dirigere una squadra. Questa volta Claudio Morelli siederà sulla panchina di un club, di un blasone con cento anni di storia: la U.S Palmese 1912, matricola numero 69288.
Gli era “sfuggita” per un soffio la Palmese a Claudio Morelli. Negli ultimi anni, diverse volte il tecnico era stato contattato ma mai si era trovato l’accordo definitivo per portare Morelli in riva allo Stretto. Adesso è quasi fatta per Morelli neroverde ed in ogni caso, una conferenza stampa prevista per domani sera dovrebbe svelare chi sarà il nuovo tecnico della centenaria Palmese. Nelle prossime ore non sono esclusi altri colpi di mercato. E bon!
Tratto da “Il Quotidiano della Calabra” di Sigfrido Parrello