Dopo la cocente eliminazione dai Play Off con la prima squadra, che nella fase finale del torneo di Eccellenza ha visto il Roccella perdere l’ultima gara ad Acri fondamentale per il raggiungimento del traguardo prefissato ad inizio anno, siamo andati ad incontrare l’allenatore in seconda, e mister della Juniores del Roccella Favasulli, per analizzare in profondità i motivi di questo finale di categoria. Approfittando della sua squisita disponibilità, abbiamo provato ad estendere il discorso sulla situazione globale del calcio per la società del Presidente Giannitti.

Gentile Mister Favasuli, facendo i doverosi complimenti all’Acri, possiamo dire che forse nei Play off manca solo il Roccella? Sicuramente una della squadre tecnicamente più valide?
Posso dire che il Roccella è stato sfortunato in alcune situazioni, ma soprattutto gli infortuni che per tutto l’anno sono stati i nostri miglior alleati e questo è stato molto penalizzante.

I suoi ragazzi hanno giocato due partite molto diverse tra loro. Mi riferisco Brancaleone fuori e Cutro in casa, probabilmente, avete dimostrato proprio contro il Cutro le vostre migliori qualità: Si certo, anche se con la gara con il Brancaleone avevamo molti assenti per infortunio, Marco Albanese non era in condizione, poi subito dopo si è fatto male Stefano Iacopetta e da li la squadra non ha giocato in tranquillità come al solito, ero certo comunque della buona prestazione dei miei ragazzi.anche in presenza della sfortuna che purtroppo da un pezzo ci corre dietro….,devo dare atto che il Brancaleone ci ha dato fastidio fino alla fine.

Due curiosità su questa esperienza:
La prima: ha parlato con il Presidente di questi suoi ragazzi, veramente bravi, che per scaramanzia non ha mai visto giocare con la Juniores?
  Si il presidente essendo molto scaramantico e non avendoci mai visto, ha preferito continuare la sua scelta e speriamo a questo punto che ci possa portar bene fino alla fine.
Devo dire che comunque agli allenamenti giornalieri c’è stato sempre vicino e sappiamo tutti della stima che nutre verso tutti noi, e questo per noi è fondamentale, a questo punto essendo arrivati in finale speriamo che tutti noi possiamo ripagarlo con la giusta gratificazione che merita.

La seconda:
Ha dovuto rinunciare a qualche giocatore in particolare per lasciarlo alla prima squadra, pare che questo non abbia inciso più di tanto
: chi di volta in volta veniva sostituito ha dato sempre il massimo, sono stati tutti bravi non posso che elogiarli tutti sono strafelice per loro che dopo tutti questi sacrifici meritano questa finale.

A proposito delle convocazioni, a due giorni della finale con il Soverato la situazione infortuni, la rosa e al completo?Purtroppo ancora no, gli infortuni sono presenti oramai da tempo, come dicevo appunto Stefano Iacopetta è da poco che si allena dopo l’infortunio di Brancaleone, lo stesso discorso vale per Marco Panaja, Multari e Albanese,spero che in questo due giorni che restano lo Staff Medico mi dia buone notizie.

Riesce a fare un paragone con la promettente “generazione ”, che lei ha guidato in maniera stupenda fino ad oggi, a quando giocava Lei?
C’è molta differenza, sono due mondi completamente diversi, già tra ragazzi stessi addirittura, anche se giovani di qualche anno tra loro, quando giovavo io, i computer, Play station o altre distrazioni non li guardavamo neppure, pensavamo solo al pallone, ora i ragazzi sono distratti da questo e i troppi agi li porta ad allontanarsi dai sacrifici quotidiani del pallone.

Non mi resta che ringraziarla per la disponibilità e darle un "in bocca al lupo"! E a me non mi resta che risponderle "crepi il lupo".

Antonio Chiera