
Virtus Rosarno:
UN TORO NON BASTAVA.
Certe battaglie si affrontano in due
Aristóteles Romero è un nuovo calciatore della Virtus Rosarno.
Un nome che non passa inosservato.
I suoi genitori lo hanno scelto ispirandosi alla grandezza del pensiero greco.
E non è l’unico in famiglia: ha fratelli che si chiamano Zeus, Andromeda e Socrate.
Capito il livello?
Durante la presentazione al Crotone in serie A, il suo nome ha fatto sorridere qualcuno.
“Aristóteles? Come quello del film di Canà?” No.
Questo non entra dalla panchina della Longobarda.
Questo è un Aristóteles vero, fatto di Serie A, sudamerica e nazionale.
Un gladiatore con la maglia del Crotone, un titolare con il Venezuela, un guerriero che ha lasciato impronte ovunque sia passato.
Esordio in Serie A con il Crotone.
Convocato in nazionale venezuelana.
Esperienza in Spagna, Slovenia, Albania ed in Italia con Palmese prima e Nocerina poi. Titoli vinti. Viaggi, cadute, risalite.
E adesso… scelta forte, precisa, rumorosa:
Ha scelto la Virtus Rosarno.
Perché chi ha visto il calcio vero, quello duro, quello che ti cambia…
capisce dove può fare la differenza.
E Aristóteles ha deciso che la farà qui.
Fisico, grinta, esperienza. Un mediano che sposta gli equilibri.
Uno che non guarda ma interviene.
Uno che non parla ma traccia.
Uno che non promette ma doma.
Avevamo già un Toro.
Adesso ne abbiamo due.
E la mandria è pronta a travolgere l’Eccellenza.
Rossanese:
La DB Rossoblù Città di Luzzi comunica che Pierfrancesco D'acri, capitano e bandiera della nostra squadra, continuerà insieme a noi in questa avventura.
Forza Pierfrancesco!