Proprio nelle ultime ore si è concluso il percorso di Francesco Marasco alla guida dell’under 19 e siamo andati a carpire alcune sensazioni del giovane trainer spilinghese.
Partiamo dall’origine di questa avventura, quale è stato l’impatto dai “grandi” alla juniores?
«Assolutamente bello e costruttivo. Era un’esperienza che mi mancava e che volevo fare. Saperci fare con i ragazzi è molto importante, anche perché oltre la questione sportiva bisogna ricordarsi di essere anche una figura che deve dare insegnamenti di vita, in ogni caso è un passaggio molto stimolante».
Siccome si parla tanto di giovani, qual è la situazione in serie D per quanto concerne i tornei delle categorie giovanili?
«Il livello credo sia basso per essere un campionato nazionale e la prova è legata alle scelte di budget, per le prime squadre si spende tanto e per i giovani quasi zero, addirittura alcune squadre preferiscono non fare le giovanili. Uno dei mali del nostro calcio temo sia questo. Sarebbe importante investire anche nello scouting, si deve crescere davvero tanto ed investire in maniera oculata, anche perché far crescere i propri giovani è un investimento sul futuro che si riverbera anche su alcuni aspetti extracampo».
Pensando invece alla Vibonese, cosa lascia di buono questa esperienza?
«Lo stare insieme ai ragazzi su tutto, è come avere scritto su pagine bianche rispetto al futuro calcistico. Si crea un legame diverso con i grandi, c’è più amore verso questo sport».
Adesso quali sono i prossimi obiettivi?
«Fare nuove esperienze per crescere. Anche se alleno da tanti anni sono giovane e quindi ho curiosità e voglia di crescere. La cosa importante è che ci si possa confrontare con una società strutturata e che abbia la consapevolezza di quanto sia importante lo staff tecnico. Da soli non si fa molta strada, in passato i miei migliori risultati li ho ottenuti quando ho trovato questa sintesi e dunque mi auguro di potermi confrontare presto in un contesto simile».