Euro 2024 – Italia-Albania 2-1; Il blocco interista trascina la nazionale dopo un avvio da record, in negativo. Gli azzurri ribaltano a loro favore una partenza shock che vede l’Albania, grazie al gol di Bajrami, segnare dopo appena 22”, costituendo il record assoluto come gol più veloce di sempre nella competizione. Ci pensano le reti di Bastoni, al 11’, e di Barella, al 16’, a ristabilire il risultato favorevole che permette di portare a casa 3 punti.
L’avvio non è dei migliori dopo che a seguito di un gravissimo errore di Dimarco dalla rimessa permette all’Albania di segnare il vantaggio costringendo l’Italia a inseguire fin da subito. Quella italiana è però una reazione matura e di personalità. I ragazzi di Spalletti non si perdono d’animo e in 15 minuti riescono a ristabilire il vantaggio. Gli azzurri provano ad aumentare le distanze, ma gli viene negato in particolare al 33’ da un palo su cucchiaio di Frattesi, a seguito di un tocco miracoloso di Strakosha, e al 40’ da una grande opposizione del portiere albanese su tiro di Scamacca. Per tutto il primo tempo l’Italia si dimostra padrona del gioco riuscendo a mantenere il possesso del pallone nei pressi della trequarti avversaria e rendendosi pericolosa con svariati inserimenti centrali. Ma gli spunti più importanti passano per i piedi di un Federico Chiesa che pare in gran forma e che sulla fascia destra risulta difficile da contenere per i difensori albanesi. Al rientro in campo per il secondo tempo gli azzurri continuano la loro ricerca di un gol che renda più netto il risultato ma i vari tentativi a vuoto rendono man mano i giocatori più individualisti e prede della loro stessa foga, diventando meno precisi, a tratti sterili e più soggetti all’errore. Questa fase calante della compagine azzurra permette, d’altro canto, all’Albania di acquisire fiducia e ad alzare il baricentro, arrivando, nei minuti finali, a rendersi pericolosa nei pressi dell’area di Donnarumma, il quale para col fianco un tiro di Manaj al 90’, allontanando il pallone dallo specchio della porta e salvando il risultato.
Si potrebbe dunque dire buona la prima, ma le luci e ombre di una partita faticosa contro la modesta, seppur rispettabilissima, Albania, rendono i festeggiamenti giustamente contenuti. Nonostante infatti sia facile notare un miglioramento nel gioco rispetto all’ultima Italia di Mancini, questa nazionale sembra ancora patire l’annoso problema di riuscire a capitalizzare le occasioni, ottenendo risultati un po’ troppo stretti. C’è dunque ancora molto da lavorare, specie nella ricerca e concretizzazione dei gol, aspetto che può fare la differenza in un girone che prevede le prossime uscite dell’Italia contro Spagna e Croazia.
(Fonte foto: Today)