Era uno scenario, purtroppo, ampiamente preventivabile data la totalità di sentenze avverse anche prima di oggi, la Reggina è fuori dal professionismo. Nella lettura delle motivazioni sostanzialmente emerge una sorta di tentativo di esonero rispetto le procedure previste dagli ordinamenti sportivi, a questo si aggiunge la situazione debitoria ritenuta critica e che andrebbe a collidere con le regole riguardo la concorrenza diretta, inoltre l’accordo in essere con il Tribunale di Reggio Calabria è gravato da appello.
Si qui una veloce ricostruzione di quanto accaduto con gli amaranto che risprofondano nel dilettantismo come accadde nel 2015/16 quando nacque l'ASD Reggio Calabria. All’epoca la squadra grazie a Mimmo Praticò ripartì e pur arrivando quarta, l’anno successivo tornò nei dilettanti. Adesso si apre una nuova partita, al netto del nome, ci sarà l’attesa per il campionato di destinazione, si spera e probabilmente sarà serie D, ma soprattutto bisognerà capire chi sarà a raccogliere questi cocci ed iniziare un lavorio di ricostruzione dettato in parte dalle regole FIGC ed in parte dalla ragionevolezza ed ambizione. Qui avevamo già ipotizzato un gruppo, capitanato da Nicola Amoruso, celebre attaccante tra i protagonisti della Reggina mazzarriana capace di salvarsi dopo la pesante penalizzazione post calciopoli. In campo, parrebbe esserci, anche un gruppo di imprenditori reggini che potrebbero far ripartire la squadra con Franceschini, altro grande ex amaranto, in panchina e negli ultimi giorni è emerso un gruppo con Francesco Facchinetti, noto come DJ Francesco, che avrebbe anche individuato due figure che ben conoscono il calcio calabrese come direttore e tecnico. Sullo sfondo non andrebbe trascurato Massimo Taibi, rimasto sino all'ultimo sulla barca e già disponibile a rimetterla a galla. In ogni caso la Serie D sarà fondamentale per la concretizzazione di queste idee.
