Vincenzo Verduci è stato per molti stagioni protagonista nella dirigenza del Ravagnese. Terminata questa esperienza, ha riabbracciato i colori del Capo Vaticano già difesi da calciatore. “Sono contento di essere tornato qui -spiega Verduci- ho vissuto una bella esperienza da calciatore, mi auguro possa essere altrettanto bella quella da dirigente. Per quanto riguarda il Ravagnese sono stati sei anni eccezionali con rapporti interpersonali, specie con il presidente Cilione e Carmelo Tuscano, splendidi. Ovviamente speravo in un epilogo diverso ma mi auguro che il nuovo percorso intrapreso porti ampie soddisfazioni”.
Con Verduci si è anche affrontato il tema della sostenibilità del calcio e delle nuove regole:“Il calcio dilettantistico è in continua mutazione, non è facile andare avanti senza una organizzazione minuziosa ed ovviamente la capacità economica. Importante è il lavoro sui settori giovanili, devono diventare palestre per la prima squadra e non semplici luoghi dove far scorrere il tempo ai ragazzi. Per quanto riguarda le nuove norme il percorso da avviare non è semplice, ma può portare ad una crescita professionale in seno alle realtà sportive dilettantistiche e questo è un bene”.
Ovviamente la chiusura non poteva non essere sul torneo di Promozione che sarà:“Questa stagione, al pari di quella precedente sarà sicuramente tosta, il Capo Vaticano non vorrà stare a guardare, abbiamo già fatto un lavoro importante e cerchiamo ancora dei puntelli per dire la nostra. Specie nel reparto over, a partire da Piccolo, uomo da seicento presenze nei tornei, siamo ben attrezzati per fare una stagione bellissima, ci credo fortemente in quello che stiamo realizzando”.
