Dopo l'ufficializzazione di mister Perri alla guida dei lupi rossoneri, ecco come la società dell'Acri ha iniziato ad infoltire la rosa:
COMUNICATO STAMPA
L'Asd Città di Acri è lieta di annunciare l’accordo raggiunto con quattro giocatori che faranno parte della rosa a disposizione di mister Carmine Perri.
In rossonero il centrocampista argentino Gonzalo Labanca, classe 1998 nella passata stagione con i siciliani dello Sciacca. Cresciuto nel settore giovanile di Platense e River Plate Labanca ha disputato il campionato Primavera con l’Indipendiente. La prima esperienza in Europa con l’Inter Ibiza in Spagna, mentre in Italia ha vestito anche la maglia del Monasterace.
Tra le fila dei lupi anche Kadher Diomande. Centrocampista centrale di nazionalità ivoriana classe 1994, Kadher proviene dalla formazione di Eccellenza laziale Polisportiva Cimini. In passato ha giocato anche con il Castaglione del Lago (Eccellenza umbra) dopo aver vestito le maglie di Siena e Civitanovese (con la quale ha vinto un campionato), Manfredonia e Montecatini e con la Palmese in Serie D. Nella massima serie dilettantistica ha disputato 56 presenze mettendo a segno anche un gol.
Raggiunto l’accordo anche con Donato Grieco, terzino sinistro classe 2002. Grieco proviene dalla formazione di Eccellenza pugliese del San Severo. In passato, il giocatore lucano, ha vestito anche le casacche di Agropoli, Gravina, Virtus Cilento, Vultur Rionero, Melfi e Scandicci.
Nel reparto degli estremi difensori ecco Cristian Randazzo, classe 2003 ex Gioiese. Randazzo, portiere giovane ma dalle grandi prospettive ha vestito anche la maglia del Licata.
Le parole del ds
«Sappiamo bene di essere in forte ritardo – commenta il ds Angelo Gaccione – e siamo consapevoli delle difficoltà che ci troveremo ad affrontare, soprattutto inizialmente ma di certo siamo anche decisi a lottare già da domenica». Sul mercato: «Domani e giovedì arriveranno altri elementi – dice Gaccione – in accordo con il mister e la società, stiamo lavorando per costruire un organico che possa comunque essere all’altezza dei nostri colori. Nonostante il ritardo non vogliamo fare le cose di fretta rischiando dunque di compromettere definitivamente tutto. Adesso abbiamo tutti i pronostici contro, ma con il tempo sarà il campo a parlare»