la nota:
Tutto ciò che ha un inizio, ha una fine. Dopo otto anni intensi, caratterizzati da periodi ed emozioni molto contrastanti tra loro, si è concluso il nostro ciclo con l’S.S. Trebisacce. La nostra gestione, la più longeva nella storia calcistica della città, ha vissuto momenti di immensa gioia contrapposti ad altri di profonda amarezza, assunto decisioni appropriate ed altre rivelatesi inevitabilmente errate.
Con un velo di tristezza lasciamo un mondo che ci ha dato tanto e al quale, senza presunzione alcuna, abbiamo dato tanto: genuina passione, tempo sottratto alle nostre vite private, notevoli risorse economiche impegnate, pur consapevoli che non avrebbero mai avuto ritorno.
Abbiamo avuto l’opportunità di instaurare rapporti di reciproca stima con moltissime persone e di crescere, non solo sotto l’aspetto sportivo, ma soprattutto umano.
Una emozionante promozione al campionato di Eccellenza, quattro stagione nella massima serie regionale, un settore giovanile fiore all’occhiello del territorio sono solo alcune delle soddisfazioni ottenute in questi anni.
Poi l’ingiusta retrocessione d’ufficio, un campionato di Promozione con un organico da categoria superiore prematuramente sospeso e l’ulteriore inaspettata retrocessione che ha reso vani tutti i progetti futuri.
Con profondo rammarico, tuttavia, sono doverose alcune precisazioni.
È di dominio pubblico, ormai, che recentemente si è aperto un nuovo corso per l’S.S. Trebisacce con un nuovo Presidente e un nuovo Consiglio Direttivo.
La nostra dirigenza, nonostante al termine della scorsa stagione avesse rimesso immediatamente il mandato, ha continuato, con somma responsabilità, a lavorare dedicandosi all’organizzazione del settore giovanile e della scuola calcio.
Cionondimeno, nel corso di una riunione del nuovo Direttivo tenutasi nella serata di ieri - malgrado le rassicurazioni di garantire continuità per la crescita del settore giovanile da parte di una delle figure cardine della nuova associazione - è emerso che tutto quel che concerne la vecchia gestione deve essere escluso, e più in particolare che vi erano due soggetti particolarmente non graditi.
È assolutamente superfluo ribadire che i vecchi dirigenti hanno avvallato la costituzione della nuova società, ma gli accordi prevedevano che, tramite il nuovo Responsabile del Settore Giovanile, avremmo continuato a lavorare nella medesima direzione affinché si potesse dare continuità alle scorse stagioni.
Non ci saremmo aspettati di essere denigrati, ma ora abbiamo la consapevolezza di come verrà gestito questo settore.
Con profondo senso di responsabilità, lasciamo la gestione di quanto costruito fino ad ora alla nuova associazione. Il Trebisacce non è un bene personale, ma rappresenta una intera città.
Il Presidente e tutta la Dirigenza S.S. Trebisacce