Un lungo stop per un provvedimento amministrativo poi revocato e l’amarezza mitigata dalla pandemia “con rispetto per chi ha sofferto”, è sereno e voglioso di tornare in panchina Peppe Aquilino che andrà a risedersi sulla panchina del Ravagnese in vista del prossimo torneo di Promozione B.
“Devo ringraziare la mia famiglia, il mio legale ed il Ravagnese che in ogni componente non solo non mi ha mai abbandonato ma, anzi, ha visto rinsaldarsi il legame”. Ma il giovane tecnico reggino è proiettato già al campo:”Quello che è successo resta alle spalle e sono felice che la verità sia stata ristabilita, adesso c’è solo da buttarsi a capofitto sul lavoro da fare ed è tanto. Il Covid soprattutto sui giovani ha generato una tragedia sportiva. Si è perso molto della fase formativa e quel che è peggio tanti hanno perso la voglia e gli stimoli per giocare a calcio, per cui come tecnici ed anche come educatori dobbiamo dare tutto per riportare i ragazzi al campo, dobbiamo restituire loro la voglia di divertirsi prima ed il fuoco da agonista poi”. In chiusura di dialogo siamo entrati sui temi del campionato con un occhio su un mercato che in Promozione sembra essere più vivo che nella serie superiore:”In entrambi i gironi sono approdati giocatori importantissimi, segno di come i progetti siano validi. Per quanto concerne il girone B ci saranno tante squadre attrezzate ed inoltre avremo a che fare con nomi roboanti quali Palmese e Vigor che hanno grande attrattività verso i calciatori di serie superiore. Ovviamente ci sarà da stare attenti a tutte le squadre, ma credo che blasoni come questi possano aiutarci in quel discorso di riavvicinare i ragazzi al calcio che è e resta uno strumento di aggregazione e benessere formidabile”.