Il Corigliano incamera il quinto successo di fila in campionato e resta agganciato alla Reggiomediterranea, per adesso prima in solitario grazie al +1 sui biancoazzurri generato dalla penalizzazione inflitta al team coriglianese ad inizio stagione. La vittoria contro il team di mister Delogu, per restare a quanto visto oggi sul “P. Castrovillari”, arriva non senza sofferenza, poiché il team di casa ha sempre opposto una valida resistenza, pur mostrando qualche passaggio a vuoto in fase di finalizzazione delle proprie trame. Più cinico e incisivo, invece, il Corigliano, che non ha mostrato il gioco e la determinazione viste altre volte ma, facendo leva sulla propria esperienza, è riuscito nelle intenzioni della viglia, ossia portarsi a casa i tre punti e continuare a puntare al vertice del torneo. Per quanto riguarda la gara, da segnalare in apertura il minuto di silenzio per i fatti di Lamezia Terme, cui i tifosi ospiti del gruppo Skizzati dedicano anche uno striscione che recita “Lamezia rialzati”. Passando al calcio giocato, parte forte l’Acri, che già al 7’ va vicinissimo al gol: su retropassaggio di Lamorte, un rimbalzo anomalo del pallone – a causa di un terreno di gioco in condizioni davvero precarie pressocchè in ogni zona del campo - inganna D'Aquino e lascia Meta davanti alla porta vuota, anche se defilato. Il tiro dell’attaccante di casa viene comunque intercettato da D'Aquino, che però a sua volta mette involontariamente la palla sui piedi di Scalese, sul quale nel frattempo rientra però Cassaro a salvare la porta del Corigliano. Al 28’ un sinistro al volo di Ferraro termina di poco fuori. Al 38’ si fa vedere il Corigliano: la combinazione Criniti – Piemontese – Biondo meriterebbe miglior sorte, ma il numero 10 ospite non trova la porta in rovesciata. Al 42’ arriva il vantaggio dei biancoazzurri. Su calcio di punizione battuto da Foderaro, Biondo raccoglie la palla ribattuta dalla barriera e chiama Agliuzza alla deviazione a pugni chiusi. Sul pallone si fionda da dietro Cosenza – tenuto in gioco almeno da un paio di giocatori di casa – che batte il portiere acrese sotto la traversa di destro e dedica il gol all’imminente figlio in arrivo con l’emblematico gesto del pallone sotto la maglietta. Prima del duplice fischio, l’Acri sfiora il pareggio sul cross teso di Scalese non intercettato almeno da un paio di giocatori di casa a due passi dalla linea della porta difesa da D’Aquino. Al 6’ della ripresa il Corigliano chiude il match grazie al destro potente e preciso di Piemontese, che da calcio di punizione indiretto trova il raddoppio per i suoi. La gara perde poi d’intensità, fatto salvo il miracolo di D’Aquino al 28’st sul colpo di testa ravvicinato di D’Amico: il portiere ospite ha un bel riflesso e, con il braccio destro, salva la porta del Corigliano.
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