RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Premetto che mi assumo le responsabilita' di quanto vado di seguito a dichiarare ed inizio esprimendo la mia solidarieta' alla Societa' Castrovillari per la vile aggressione subita ad Acri domenica scorsa. Leggendo le cronache e guardando le immagini noi di Guardavalle non ci siamo meravigliati e non e' una novita' quanto accaduto e denunciato dal Castrovillari perche' ad Acri tutto cio' accade spesso ma nessuno ha il coraggio di dirlo. Noi di Guardavalle, quando eravamo lo squadrone che tutti temevano (fino a 2 anni fa) questi episodi li vivevamo spesso e ad Acri in modo reiterato per diversi campionati. Leggendo l'esposto della societa' Castrovillari tutti noi abbiamo avuto un dejavu.....ci sono tornati in mente i fatti accaduti dopo il nostro pareggio ad Acri tre campionati fa, quando e' stato aperto un cancello volutamente per permettere ai tifosi acresi di raggiungere ed aggredire dirigenti e tifosi guardavallesi. I comportamenti scorretti ed antisportivi di questi ultimi anni sono presenti anche su youtube dove lo stesso tifoso acrese che si e' denudato al Nicola Coscia davanti a donne e bambini sfidando le forze dell'ordine, e' lo stesso che sfida la polizia lanciando oggetti dopo l'incontro Palmese vs Acri e non ci meraviglieremmo di riconoscerlo anche in questi ultimi filmati. La sottile differenza che c'e' tra noi e questo tipo di societa' sta nel fatto che rispetto a loro abbiamo la schiena dritta e gli episodi li abbiamo sempre archiviati al 90' senza lasciarci andare a scorrettezze e vigliaccate come quelle da noi subite l'anno scorso proprio dalla Societa' Acri. Non ho nessun dubbio in merito a quanto accaduto domenica contro il Castrovillari e invito i giustizieri del lunedi e gli opinionisti da dopo lavoro, tipo il Sig. Rispoli a Telemia, che due settimane fa citava l'episodio dell'anno scorso con l'Acri per screditarci, di non prendere per oro colato quello che viene propinato da chi cerca scorciatoie per vincere....L'anno scorso hanno infangato la reputazione della societa' e della nostra comunita' e l'interrogazione parlamentare della deputata Enza Bruno Bossio, moglie del politico Nicola Adamo, e' stata una vergogna che scatena ancora oggi una profonda indignazione nei nostri animi. Con tanti problemi che la Calabria ha, proprio a causa di molti politici ignoranti e incompetenti, la sig.ra Adamo ha sentito il bisogno di produrre una interrogazione parlamentare anziche' dedicarsi agli impegni per i quali e' stata delegata da tutti i calabresi e non solo da quelli del suo orticello "acrese". Quanto e' accaduto e' stata una umiliazione infamante per il nostro paese sbattuto come un mostro in prima pagina sui quotidiani e sui TG nazionali, per colpa di una societa' capace di creare ad arte un'aggressione e far ricoverare i presunti aggrediti in un pronto soccorso di Cosenza. Nessuno si e' chiesto perche' cosi tanto lontano se necessitavano di cure urgenti dando per scontato che noi eravamo colpevoli. In verita' ad emulare l'Acri e' stata pure un'altra societa' che ha trasformato un calciatore uscito dal campo per una lesione all'arcata sopracciliare (ripreso dalle telecamere di una TV locale) in una vittima sacrificale di un'aggressione nello spogliatoio dove io (Francesco Taverniti) sono stato squalificato quale autore dell'aggressione. In tutta onesta' nello spogliatoio io ci sono entrato ma solo per redarguire un ragazzo che stava distruggendo a calci e pugni, litigando con il suo allenatore, le suppellettili degli spazi dedicati agli ospiti. A qualcuno e' parsa una genialata denunciare il falso per trarne vantaggio, tanto il Rispoli di turno (quello di Telemia) avrebbe di sicuro abboccato non avendo dubbi sulla nostra antisportivita' esternando giudizi morali e consigli su come si educano i figli. Logico poi che gli arbitri tipo Cacurri di Reggio Calabria, e quello di Paola che ci ha arbitrato con la Bagnarese vengano a dirigere i nostri incontri prevenuti bastonandoci per eccesso di zelo e per compiacere quei signori che hanno deciso che noi siamo scostumati, brutti, cattivi e antisportivi. Francesco Taverniti DG Football Club Guardavalle