Corigliano: la squadra come la città. Assente
Corigliano: la squadra come la città. Assente

Ennesima mortificazione sportiva oggi per i tifosi del Corigliano Schiavonea. La gara tra la Taurianovese ed il Corigliano Schiavonea infatti non si terrà. I bianco azzurri, o ciò che resta della squadra, hanno deciso di non sobbarcarsi il viaggio verso Taurianova, anche perché non si sarebbe presentati, i giovani bianco azzurri,  nemmeno in undici. Con al massimo otto giocatori e senza fondi per la trasferta si è preferito optare per la rinuncia. Tre punti alla Taurianovese  ed un punto di penalizzazione per il Corigliano. Retrocessione certa da settimane, mesto ritorno in promozione e bandiera bianca sventolata anzitempo. Senza nulla togliere ai ragazzi che ultimamente stanno disputando le gare interne e che continueranno a scendere in campo nelle restanti partite, l’attuale situazione lascia con l’amaro in bocca. Si è perso l’onore, una mortificazione con cadenza settimanale, che getta la tradizione calcistica coriglianese nel fango. Tutti scomparsi. Cordate, commissari, rappresentanti delle istituzioni in grassetto e non, dirigenti, tolto Cosimo Elia, ancora a disposizione per necessita primarie, acqua e tracciatura del campo, si sono tutti dileguati. Lo stadio è in condizioni indescrivibili, la tribuna coperta è inagibile e da settimane non si registrano interventi, la tribuna stampa oltre essere sporca e scomoda ha la parte inferiore in legno completamente marcia.  A parte un gruppetto irriducibile di tifosi il vuoto totale, con tante incognite anche riguardo al futuro ed ad una possibile ripartenza. A chi può interessare investire in una squadra che gioca in un campo mal ridotto, con intorno spazzatura e con gli spogliatori e le tribune da rifare? Ma prima ancora di questi interrogativi sarebbe opportuno capire cosa è successo nell’ultimo periodo ed a chi sono da attribuire le responsabilità su struttura e risultati sportivi. Una situazione, l’ennesima, che mortifica Corigliano Calabro. Esistono in città innumerevoli problemi ben più gravi della crisi del calcio, ma lo stadio oggi è lo specchio del nostro territorio. Andate un po’ a farci un giro. E giudicate voi. Credo comunque che ultimati processi ed analisi sarebbe opportuno coinvolgere i protagonisti di ogni realtà sportiva cittadina, per cercare una ripartenza compatta e senza le troppe frammentazioni che in questi anni hanno provocato solo dispersione di fondi e di energie. Ma si sa, in cerca di pennacchio ce ne sono tanti. Purtroppo.