CASTROVILLARI – Sciopero rossonero. Promesse non mantenute, stipendi non pagati e garanzie non pervenute; queste sono le motivazione principali che hanno portato i calciatori del Castrovillari calcio a non presentarsi all’allenamento di ieri che si tiene abitualmente allo stadio "Mimmo Rende". Un "tornado" che si è abbattuto violentemente sul presidente Antonio Ioele (nella foto) e su tutta la dirigenza rossonera. Le cose in realtà sembravano mettersi male già da molto tempo, in quanto sono circa tre mesi che sia lo staff tecnico che buona parte della rosa non percepiscono lo stipendio, il quale spetta di diritto ad ogni lavoratore per l’attività svolta. Vari i pensieri e le giustificazioni per questo "incidente" che si è venuto a creare, a partire dal suo patron. "Capisco la rabbia dei calciatori, ma io ho fatto e continuo a fare il mio dovere. Ci troviamo in grosse difficoltà finanziarie, questo a causa delle persone che non hanno rispettato gli impegni economici presi all’inizio del campionato" dichiara Antonio Ioele, il quale chiede alla sua squadra solo un po’ di giorni in più così da trovare una soluzione e sistemare questo grosso imprevisto. "Cercherò in tutti i modi di rimediare a questo problema – conclude il presidente rossonero - e spero di riuscire a pagare tutti gli stipendi arretrati nel breve tempo possibile". I malumori aumentano e gli "ultras uc11" e gli "sballati group" si dicono sempre più vicini alla propria squadra ed inferociti con il proprio presidente. "Vogliamo le dimissioni imminenti del presidente Antonio Ioele ed esprimiamo tutta la nostra solidarietà ai calciatori del Castrovillari calcio". Insomma, un uragano si è abbattuto sulla società rossonera e sarà difficile che qualcuno ne esca indenne.