RENDE Si chiude con l’ennesimo acuto il 2014 del Rende che archivia senza grandi patemi la pratica Due Torri e aggiunge un’altra tacca a quello che sta diventando uno score difficilmente eguagliabile. I ragazzi di Trocini, infatti, andranno in vacanza con un filotto che lascia decisamente poco spazio a componenti quali fortuna o fattori esterni. Non può essere un caso se da nove turni non si perde, non può essere un caso se sono state centrate sette vittorie accompagnate da due pareggi esterni, non può essere un caso se nelle ultime nove giornate sono solo tre le reti al passivo. Dunque di caso (o fortuna che dir si voglia) sarebbe meglio non parlare ma cominciare ad osservare in maniera più attenta e analitica il lavoro che il tecnico Trocini sta portando avanti sempre con un basso profilo ma dall’alto rendimento. Il 4-3-3 gira che è un piacere con meccanismi che si incastrano alla stregua di un orologio made in Suisse grazie anche alla dedizione al lavoro e alla disponibilità di un gruppo che giornata dopo giornata ha visto aumentare la propria autostima. Adesso arriva, però, la fase più complicata perché confermarsi a certi livelli è sempre difficile con l’errore che può fare capolino in ogni momento. Spetta ora a Trocini decifrare quali siano i reali margini di miglioramento di questo gruppo, spetta sempre a Trocini tirare fuori il meglio da una squadra che non si pone limiti consapevole che il difficile deve essere ancora fatto. Una vittoria, però, è già arrivata: la fortuna (o il caso) poco hanno a che fare con i trenta punti in classifica.