Riceviamo e pubblichiamo
È con vivo dispiacere che mi accingo a rassegnare le mie dimissioni da direttore sportivo della Nuova Gioiese.
Sono purtroppo dovuto giungere a questa conclusione per un susseguirsi di episodi che non mi permettevano di condurre il mio lavoro secondo i normali compiti che un direttore sportivo deve compiere. Mercoledì ho chiesto ed ottenuto un incontro col presidente dove avevo prospettato le problematiche con fatti e circostanze. Egli, da buon padre di famiglia, rassicurava che a giorni ci saremmo visti tutti insieme per mettere la parola fine su intromissioni varie.
Il 19 sera alle 21.00 mi giungeva una telefonata da un giornalista di Reggio Calabria il quale mi chiedeva se confermavo l'entrata in staff di una persona e se corrispondeva a vero la notizia del mio esonero.
Cadevo dalle nuvole anche perché fino alle 19.30 ero presso la sede della Gioiese con l'addetto stampa e due dirigenti a preparare il comunicato per il calciatore Crucitti Antonio alla cui trattativa ho presenziato in modo passivo in quanto la mia lealtà mi ha portato a chiedere che fosse il direttore generale a discutere la parte economica poiché il calciatore è mio parente stretto e quindi vi era un palese conflitto di interesse.
Alle 22.30 ho dovuto spegnere il telefono in quanto le notizie si erano diffuse.
Tutta la mattinata l'ho dovuta dedicare a rispondere e a comunicare l'assenza di notizie da parte della società nei miei confronti su tali voci. Tale situazione di infondatezza mi è stata confermata da un dirigente verso le 12.30. Alle 14.00 vengo contattato da un giornalista di un giornale on line comunicandomi che anche su vari blog vi erano indiscrezioni sul mio allontanamento. Nel pomeriggio ho cercato di mettermi in contatto con il direttore generale ma non ho avuto risposta.
Tirando le somme e non avendo contezza di smentita ufficiali alle gravi notizie, devo prendere atto che le indiscrezioni erano frutto di discussione interna e che a qualcuno è sfuggito il segreto facendo uscire la notizia in modo consapevole o meno. Una cosa è certa, credo che le strade possono sempre dividersi per mille motivi, ma piuttosto che sapere le notizie dai giornalisti a cui va il mio rispetto e ringraziamento per la professionalità dimostrata, avrei pre-ferito che me lo si dicesse in modo tranquillo e amichevole che non si poteva continuare il rapporto professionale.
Sono e sarò sempre una persona educata e me ne vado in punta di piedi; volevo solo fare con passione quello che ho sempre fatto.
Ringrazio il Presidente Rombolà per la fiducia che mi ha dimostrato e del quale riconosco il buon cuore (chi si emoziona nel nominare Eranova non può che avere un Cuore Grande). A lui la mia stima ed amicizia incondizionata.
Faccio un in bocca al lupo ai dirigenti tutti allo staff tecnico della Nuova Gioiese e soprattutto ai tifosi che ci mettono veramente il cuore.
Sarò un abbonato qualsiasi perchè la passione è passione, ma per il bene della Gioiese devo fare questo.
Grazie a Tutti e Forza Gioiese
Marcello Battaglia
