Per un attaccante freddo sottoporta come lui (lo dimostrano le 117 marcature in carriera tra Promozione ed Eccellenza), il gelo di Sersale gli sarà stato d’aiuto per realizzare il terzo gol consecutivo delle ultime tre partite. Dieci minuti dopo essere andati in svantaggio, Cosimo Saviano è bravissimo nel finalizzare una bell’azione corale, correggendo con esito vincente il cross di Scilipoti. Rete fondamentale quella dell’eclettico attaccante, che ha rimesso le cose in equilibrio, ridando fiducia ai suoi compagni per far si di ottenere un risultato finale positivo. “Trovare subito il pareggio dopo essere andati sotto fuori casa è sicuramente importante – esordice la punta del Bocale - Cosi facendo abbiamo riportato l’incontro sul binario giusto, dandoci la possibilità di giocarcela a viso aperto fino alla fine.” E dal suo gol inizia il match degli uomini di Logatto, che al 90’ riusciranno a prevalere per 3-2, conquistando così la seconda vittoria consecutiva in trasferta, con cui i reggini si rialzano da un momento grigio. Guarda caso la svolta è arrivata dal momento del suo rientro in campo, dopo un periodo fermo ai box, durato quasi tre mesi per un problema al ginocchio.”Stare fuori è sempre difficile. Ho lavorato tantissimo per tornare a giocare. Non nascondo che è stata dura riuscire a recuperare dopo l’operazione. Tante persone mi dicevano di smettere e di pensare a fare l’allenatore (lo abbiamo intercettato proprio mentre si stava recando al corso di allenatore). Ma penso di aver tanto da dare come calciatore e questa voglia e volontà mi hanno permesso di recuperare in fretta.” Importante è l’attaccamento alla società, in cui ha esordito a 16 anni ed con cui si è “rimesso insieme” nel 2008 dopo varie esperienze tra diverse formazioni reggine(un anno ha giocato in Sicilia, al Folgore CastelVetrano), non andandosene più, fino a ricoprire ad oggi l’importante ruolo di capitano, oltre che di punta di diamante della compagine bocalese. Con il suo apporto una salvezza tranquilla è facilmente raggiungibile, ed in testa l'idea di ottenere qualcosa di più nei prossimi anni. “Con un lavoro oculato della dirigenza potremmo pensare ai play-off. Quest’anno qualcosa è andato storto. Può capitare che certe cose non vanno bene. L’annata è stata diversa da come prospettato. La campagna acquisti fatta ad inizio stagione, nonché aver affidato la guida tecnica a mister Carella, che reputo un gran allenatore, erano sintomo di ambizione. Puntavamo in alto, ma non so cosa non è andato bene. Adesso pensiamo ad una salvezza tranquilla, e per il gruppo che abbiamo è un obiettivo da non mancare.” Tra i suoi obiettivi, è riuscire un giorno ad allenare la sua attuale squadra, ma come ci dice lui, c’è molto da lavorare per questo progetto (“non sono ancora allenatore, ma voglio studiare per diventarlo. In futuro, perché no, spero che accada”). Nel frattempo c’è ancora qualche sfizio da togliersi con le scarpette ai piedi. “Sogno ancora di vincere un campionato qui a Bocale – conclude il calciatore - Quindi andare in D. E raggiungere il più presto possibile quota 150 gol in carriera.”