Alla fine dell’ennesimo, e ancora una volta inutile incontro col comune, il presidente del Cremissa Raffaele Senatore presenterà nella giornata di lunedì le proprie dimissioni, consegnando di fatto la società in mano all’amministrazione. L’ormai ex presidente si è dichiarato stanco dopo vari tentativi, da un anno a questa parte il massimo dirigente cirotano ha chiesto aiuti ovunque, ma spesso l’esito è stato negativo, fallito anche il tentativo di azionarato popolare, i tifosi come gli enti e gli imprenditori non ha mostrato molto interesse per la squadra. Nonostante ciò, Senatore aveva deciso di andare avanti, provando un ultimo e disperato tentativo per salvare la squadra: dal 13 giugno ha iniziato una sorta di trattativa col comune per l’assegnazione del campo sportivo, ma ad oggi l’ente continua a prendere tempo e intanto la il termine ultimo per l’iscrizione si avvicina. Lo stesso Raffaele Senatore conferma quanto scritto: “Si, ho deciso a malincuore di dimettermi non trovando sostegno in nessuno. E’ stata una decisione sofferta – continua il presidente – lasciare dopo tre anni di duro lavoro e molti investimenti è dura, però restano le molte soddisfazioni. Abbiamo riportato Cirò nel calcio che conta, abbiamo riportato l’entusiasmo in città e abbiamo dato visibilità ai nostri giovani, su tutti mi vengono in mente Calabretta passato al Perugia, Todaro all’Interpiana ma era richiesto anche dal Como, e ora Franco e Cava hanno richieste anche da squadre professionistiche, tutto questo senza mai chiedere un euro, solo per il bene dei ragazzi” Quindi presidente lei pensa ad un ritiro della società o qualcuno rileverà il titolo? “Ammetto che mi sono pervenute alcune proposte per l’acquisto del titolo, ma tutte le richieste sono state respinte. Ormai mi sento questa squadra dentro e spero di cuore che qualcuno rilevi la società e la iscrivi al campionato di Promozione. Ammetto che sono stupito dal comportamento dell'amministrazione, se non volevano assegnarci il campo possono dirlo chiaramente, è un mese che attendiamo risposte” Dunque lascia soprattutto per la questione stadio? “No, quella è stata solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso, avevo chiesto la gestione dello stadio soprattutto per valorizzare i giovani locali, per questo avevo chiesto aiuto anche a due scuole calcio locali il quale si erano messe a disposizione, però altre ci hanno sbarrato la strada, chiedendo lo stadio per conto proprio, qualcuno non vuole il bene del Cremissa. Io, avevo anche proposto di cedere la presidenza e restare come semplice socio, ma nulla di fatto, qualcosa non quadra. Ci tengo comunque a ringraziare tutti coloro che mi sono stati affianco in questi tre anni, calciatori, allenatori, staff, medici e dirigenti”. Finisce dunque un altro pezzo di storia calcistica a Cirò Marina, tre anni di successi (un campionato vinto e due volte ai play off), la famiglia Senatore sarà ricordata sicuramente in maniera positiva nella storia di questa società, negli di tutti corre ancora la splendida festa promozione della scorsa stagione, che ha visto circa tre mila presenti allo stadio, numeri che non si vedevano dai tempi della D.