HINTERREGGIO (4-3-1-2): Cutrupi, Sciarrone, Ungaro, Franceschini, Marguglio; Trentinella (6’st Eseola), Lavrendi, Iennaco; Ancione (12’st Vicari); Impallari (1’st Arigò), Palumbo. In panchina: Cambareri, Taverniti, Sinicropi, Gioia. Allenatore: Di Maria
NISSA (4-3-3): Novembre 6,5; Guerrieri, D’Angelo 7, Butticè 7, Di Marco Y. 6,5; Fricano 7, Avola 6,5, Marletta 7; Rabbeni 6,5, Bruno 6, Sassano 8 (43’st Mirabella sv). In panchina: Sanfilippo, Piangente, Orlando, Di Marco D., D’Urso, Dellera. Allenatore: Marra 7
ARBITRO: Mainardi di Bergamo 6 (assistenti: Assante di Castellammare di Stabia e Speranza di Napoli)
MARCATORI: 28’pt e 35’pt Sassano
NOTE: giornate di sole, clima tardo- primaverile, terreno in buone condizione. Spettatori 1200 circa. Espulsi: Palumbo al 6’st e Franceschini al 42’st. Ammoniti: Vicari e Iennaco (H); D’Angelo, Sassano e Rabbeni (N). Angoli 4-2 (H). Recupero: 2’pt, 5’st.
Di GIUSEPPE CILIONE
REGGIO CALABRIA – L’Hinterreggio perde la testa, perde la partita ma vola in Lega Pro. Mai sconfitta più bella in un pomeriggio che mette alla prova le coronarie. La tensione gioca un brutto scherzo ai reggini che non riescono ad esprimersi sui loro livelli, faticano a costruire gioco, sono svagati in difesa, si fanno trascinare dal nervosismo e chiudono persino in nove uomini ma quando tutto sembrava perduto, la spinta decisiva in seconda Divisione la offre il Sant’Antonio Abate che aggrappa il pari a Cosenza in zona Cesarini e permette a tutta la truppa del presidente Pellicanò di alzare i pugni al cielo ed esplodere in grida di giubilo. La sconfitta è un dettaglio, c’è un campionato da festeggiare. I meriti di questa vittoria? Di tutti i protagonisti perché gli infortuni hanno segnato la stagione di molti giocatori, dando la possibilità di lasciare il segno anche agli altri; del presidente Pellicanò e del direttore generale, Carmelo Rappoccio che hanno costruito con raziocinio ed oculatezza il giocattolo, di mister Di Maria e del suo vice, Salvatore Periti, che hanno avuto l’arduo compito di farlo funzionare.
CRONACA – La gara non decolla. L’Hinterreggio si esprime con dei “vorrei ma non posso” e la Nissa inizia a prendere coraggio, imbriglia i locali a centrocampo e punge in avanti come al 4’ quando sugli sviluppi di un corner Marletta trova il tempo giusto ma la sua battuta a rete è debole. Minuto 28: lo stadio raggela. Marletta si libera in dribbling di due avversari ed appoggia a Sassano nei pressi del dischetto, tiro secco che incenerisce Cutrupi e gonfia la rete. L’Hinterreggio è in bambola, accusa il colpo e rimane in brache di tela. Corre il 35’ quando su una punizione dalla destra di Fricano, Sassano viene dimenticato sul secondo palo, può incrociare indisturbato di testa e servire il bis. I locali sembrano scuotersi ed al 37’ Ungaro incorna un tiro d’angolo ma la difesa si salva respingendo sulla linea. Poi ci prova Lavrendi in rovesciata con la sfera che si perde fuori di un soffio. Quindi Palumbo di testa non inquadra il target predefinito , poi Impallari da fuori area scarica una bordata alta di non molto. Finisce qui un primo tempo surreale.
Si cambia campo e sembra cambiare anche musica ma è solo un fuoco di paglia. Calcio d’angolo per i reggini, ed Ungaro, lasciato solo, incorna bene ma Novembre si oppone d’istinto. Quindi Palumbo perde la testa e va a colpire il portiere nisseno a gioco fermo. Espulsione e biancoazzurri in dieci. Mister Di Maria prova a cambiare un po’ le carte in tavola inserendo Eseola e Vicari ma nel mentre Sassano va vicino al tris quando, con un pallonetto, non riesce a infilare lo spazio delimitato dai tre legni. E’ ancora Ungaro a rendersi pericoloso di testa. I biancoazzurri si allungano, saltano gli schemi e la Nissa ha autostrade dove infilarsi. Batte il 22’ quando un superlativo Cutrupi, con un colpo di reni, storna il cucchiaio di Sassano. Serve il palo, invece, poco dopo, a fermare il tiro in diagonale di Rabbeni. Dalla tribuna, l’unica speranza è affidata a ciò che accade sugli altri campi: si smanetta sugli iphone o si cerca conforto nelle radioline ma la situazione non è incoraggiante; il Cosenza è avanti di due gol. L’Hinterreggio soffre ed è ancora Rabbeni ad avere la palla del tris ma, davanti al portiere, cannoneggia oltre la traversa. Le notizie non sono incoraggianti e la tribuna inizia a svuotarsi. Corre il 36’ quando Marguglio pennella un buon cross in area siciliana, interviene Eseola di testa che manca il bersaglio grosso di un amen. L’ultimo sussulto della Nissa porta la firma di Bruno che con una doppia conclusione da distanza ravvicinata esalta le doti di Cutrupi che cala la saracinesca ed evita un passivo più pesante. Nel finale Franceschini esagera con le proteste ed il direttore di gara gli sventola il rosso. Hinterreggio in nove e vittoria in freezer per la Nissa. Il Sant’Antonio Abate pareggia a Cosenza e sugli spalti cresce la speranza. Al Comunale la partita è finita ma al San Vito no. I giocatori biancoazzurri si assiepano nei pressi di una porta in attesa del finale. Hitchcock non ne sarebbe stato capace: dopo il dramma, la festa grande. Il silenzio si rompe in un grido liberatorio. Il sogno è finito in una realtà da leggenda: l’Hinterreggio è in Lega Pro.