
PROMOZIONE GIRONE A.
IL PUNTO DOPO LA SESTA DI RITORNO
La sesta giornata di ritorno che ha visto il mezzo passo falso del Roggiano e la vittoria del San Lucido sulla Paolana per due reti ad una, viene macchiata a mio modo di vedere, da un grave episodio accaduto proprio al termine del derby tirreno cosentino, che alcuni mezzi d’informazione hanno evidenziato. Durante e a fine partita un tifoso del san Lucido, ragazzo del posto noto a tutti, forse agitato oltre il limite del consentito, già esuberante di proprio, e probabilmente al limite del tasso alcolico consentito se non già superato, più volte a contatto verbale con i carabinieri presenti sul posto(a proposito ma ai 100 e oltre carabinieri a San Lucido ed alcuni in tenuta antisommossa era stato detto che tratta vasi di un semplicissimo derby di promozione e non di Roma Lazio?...di quelli presenti e per come sembrava fossero addestrati ne sarebbero bastati a mio avviso 50 per tenere a bada tutti), più volte sottolineato e suggerito di mantenere la calma e rispettare le regole cosa che il ragazzo nello stato alterato in cui visibilmente versava non ha fatto, lo stesso veniva indebitamente a contatto fisico con un paio di rappresentanti della giustizia, che di tutto punto, reagivano assieme ad altri colleghi intervenuti riempendo di botte il malcapitato, costringendolo a cure mediche immediate nell’ospedale più vicino. Ora la domanda posta a gran voce da tanti che hanno assistito ad una scena cosi descritta agghiacciante, e se in questo specifico caso, dove un ragazzo certamente colpevole di atteggiamenti verbali e fisici assolutamente condannabili verso un’istituzione, meriti di contro e per reazione, una tale gratuita aggressione, dove più uomini infieriscono contro un ragazzo solo ed inerme steso a terra dolorante, per altro come detto già in stato di alterazione alcolica ed incapace di difendersi, qualunque cosa gravissima abbia mai detto e fatto. Mi spiace non parlare di San Lucido Paolana, squadre e tifoserie correttissime ed incredule a tale spiegamento di forze, ma un ragazzo picchiato con violenza e poi arrestato ha scosso emotivamente la folla più che la vittoria rosso blu. Non mi sognerei mai di mancar di rispetto all’arma dei Carabinieri, ma continuo a chiedere a me stesso, se una volta compreso uno stato incapace di intendere e volere di un tifoso, sia proprio necessario ridurlo in stato quasi comatoso, con contusioni ed ecchimosi. Ma non sarebbe stato più utile accompagnare il ragazzo all’esterno dello stadio o in caserma chiedendogli documenti e tutto ciò che necessitava per calmarlo un po già prima o durante la partita senza arrivare a questi mezzi? Il ragazzo dovrà assumersi le sue responsabilità davanti ad un giudice, ma il pestaggio è contemplato nella prassi?
Una sana giornata di sport macchiata. Chi non dovesse ricordarlo vada su qualunque motore di ricerca digitando STEFANO CUCCHI. Buon campionato a tutti.