La Rossanese è ufficialmente in vendita. Il club sembra condannato, negli ultimi tempi, a non godere di un attimo di pace. Dopo la sconfitta di Paola, ecco l'ultima decisione della società. Il presidente Stancato ieri si è affidato ad un comunicato per esternare la sua voglia di abbandonare. Nei dettagli,
dalla nota si apprende di un incontro fra il club, Stancato e Mazzacua da una parte, ed il Comune, rappresentato dall'assessore allo sport Giuseppe
Lavia. In considerazione «dell'impossibilità - è scritto nella nota - di fornire un aiuto sia da parte dell'amministrazione comunale stessa che da parte dell'imprenditoria, la società rossoblu viene messa ufficialmente in vendita. Oggi il direttore generale Mazzacua protocollerà presso l'ente comunale
la volontà scritta di cedere il club». Il presidente ha nominato, quale unico interlocutore nelle operazioni di vendita, il diggì Mazzacua. Ma ecco le motivazione addotte da Stancato: «Non sono più intenzionato - ha dichiarato - ad andare avanti da solo. Non penso che in Eccelenza esista un magnate disposto a portare avanti da solo un campionato così dispendioso. Più di una volta ho chiesto l'aiuto dell'imprenditoria locale e dell'amministrazione nella ricerca di nuovi soci o sponsorizzazioni. Ma l'esito della risposta è sempre stato negativo. Nessun imprenditore mi ha sostenuto. E l'amministrazione comunale non ha fatto nulla per cercare di coinvolgere qualcuno dei numerosi imprenditori nel progetto che avevo per riportare la Rossanese in Serie D. Ho chiesto all'amministrazione comunale di affidare alla Rossanese la gestione dello stadio “Stefano Rizzo” ma anche in questo caso ho ricevuto una risposta negativa. Nonostante mi sia impegnato ad effettuare tutte le migliorie ed i lavori di ristrutturazione dello stadio. Zagarese, Graziano e Trento hanno voltato - precisa ancora Dino Stancato - le spalle alla Rossanese. L'unico a dimostrare impegno per le sorti
della nostra società è stato l'assessore allo sport, Lavia». «E gli unici a credere veramente nella Rossanese - conclude nella nota il presidente - siamo stati io ed il gruppo Ultras “Quelli di Sempre”. Allora è opportuno che io lasci, perché non mi sembra giusto tutto questo disinteresse da parte dell'imprenditoria e dell'amministrazione nei confronti della Rossanese».
Luca Latella