Il primo stage per la nuova stagione della nazionale dilettanti è giunto al termine e, i giocatori visionati dall’occhio vigile di mister Magrini e da suoi collaboratori sono tornati alle loro rispettive società di appartenenza. Tra questi anche Cataldo Minutolo, possente difensore classe 92’ in forza all’Isola Capo Rizzuto il quale, ci descrive la sua avventura: “E’ stata un’esperienza fantastica, spero di proseguire perché ci sono ottimi giocatori e, un mister con tanta esperienza come mister Magrini. Anche se è quella dei dilettanti la maglia azzurra da sempre una certa emozione”. Hai la possibilità di andare al Viareggio ed essere l’unico giocatore calabrese: “Il Viareggio è il massimo per un giovane, affronti squadre del calibro di Inter, Milan, Juve, affronti i migliori giovani d’Europa davanti a tanti osservatori, sarebbe un’occasione unica ed essere l’unico calabrese tra i convocati mi lusinga ancora di più” Questa convocazione ti permette di essere il primo giocatore dell’Isola a vestire la maglia azzurra, ed entrare di diritto nella storia di questo club: “Sono indubbiamente felice, voglio ringraziare questa società e in particolar modo il direttore Arena che mi ha voluto fortemente. Il merito di questa convocazione va anche al mister Caligiuri che ha avuto il coraggio di schierarmi, non è facile che un tecnico si affidi a un under in ruolo delicato come il mio”. A proposito di mister Caligiuri, sappiamo che ti sta insegnando tanto, è un tecnico molto preparato e sicuramente sprecato per queste categorie, sei d’accordo? “Assolutamente si, il mister non è uno di quelli palla avanti e pedalare, lui insegna calcio. E’ molto preparato tatticamente e tecnicamente, predilige il gioco della palla, vuole che la squadra giri sempre e non si fermi mai. Studia ogni giorni nuovi schemi sui calci piazzati, sto imparando tanto dai suoi insegnamenti e credo che uno come lui potrebbe tranquillamente allenare tra i professionisti. Poi voglio aggiungere che al suo fianco c’è gente preparatissima come il preparatore Mascaro e il mister in seconda Miletta”. Il tuo cartellino però è di proprietà della Rossanese, ti spiace che mister Zampolini non ti abbia dato la possibilità di giocare in serie D? “Premetto che a Isola mi trovo benissimo, ma giocare in D sarebbe stato importante per me ma il mister ha deciso diversamente e va bene cosi. Mi auguro solo che la Rossanese possa fare un buon campionato e raggiungere il prima possibile l’obiettivo primario” Ora però torna il campionato, l’Isola arriva da due sconfitte consecutive e domenica arriva lo Scalea, il peggior avversario che potesse capitare e in più mancherà Serra, dunque avrai il compito di guidare la difesa: “Lo Scalea è indubbiamente la squadra più forte del torneo, questo però non ci fa paura noi lo affronteremo a viso aperto e cercheremo di vincere la partita. L’assenza di Serra peserà tantissimo, un giocatore formidabile, peserà soprattutto il fatto che probabilmente in difesa giocheremo quattro under, speriamo che almeno Rino (Azzinnari ndr) recuperi dall’infortunio. Sarebbe fondamentale per noi il suo rientro.” In un momento cosi delicato e soprattutto sfortunato della stagione, pensi che l’Isola possa ambire a qualcosa in più della salvezza? “Abbiamo una squadra forte che sa giocare a calcio, facciamo girare la palla come poche squadre e arriviamo in area con una facilità impressionante, se la sfortuna ci abbandona possiamo tranquillamente lottare per altri obiettivi”
Antonio Franco