Sembra lontanissimo quel trenta maggio scorso,quando Paolo Parrottino si piazza tra i pali,in quella finale che vale l’accesso all’Eccellenza ,con tutta la concentrazione possibile per cercare la parata della vita,quella che avrebbe regalato uno storico successo alla cittadina di Sersale.Lui è lì,in una porta che sembra immensa,contro Genova , capitano del Brancaleone,nello stadio “L.Razza” di Vibo, immerso in un silenzio surreale,quando parte il tiro. Paolo intuisce e si stende con tutti i suoi centimetri, deviando sul palo “amico” un pallone infuocato. E’ l’eroe del momento,finisce sotto un cumulo umano il portierone giallorosso,per una giusta consacrazione che coinvolge un' intera squadra e comunità. Dopo tre anni a Taverna (vinto campionato di terza seconda e una stagione in prima), tre anni a Tiriolo con disputa play off, viene acquistato dal’AS Sersale dove disputa due grandi campionati con l’epilogo sopra descritto. Con queste prerogative il pipelet pensava di avanzare una proposta contrattuale esplicita alla società giallorossa,dove,però, la mancanza di una equilibrata mediazione con spunti riflessivi portava alla rottura con la dirigenza,che scaturiva nell’ingaggio del nuovo portiere Colosimo,onde evitare alla società presilana di rimanere spiazzati in un ruolo rilevante. Le parti, ad ogni modo, non hanno chiuso la porta,visto che a Parrottino è stata data la possibilità di svolgere la preparazione con mister Rosati,sperando in un' intesa che al momento sembra difficile sia dal punto di vista economico che tecnico,con due portieri titolari. Da parte della società c’è tutta la disponibilità a risolvere la questione,visto che, da indiscrezioni, alcuni team ,anche da fuori regione, hanno mostrato interesse per un portiere di appena ventiquattro anni,nel pieno della sua maturità, che era diventato l’idolo della tifoseria giallorossa, grazie ad un rendimento superiore e ad una continuità di prestazioni che l'hanno portato ad affermarsi anche per via della sua verve nel parare i rigori.
Vincenzo Tarzia