PALMI - Con il passare dei giorni si fa sempre più difficile il futuro della Palmese. In un clima di totale apatia nei confronti del quasi centenario club della Piana a sette giorni da quel 12 luglio, data in cui dovrà essere presentata nella sede della Lega Calabra la documentazione per l’iscrizione al prossimo campionato.
Un’indifferenza da parte soprattutto del settore imprenditoriale verso una squadra tra le più antiche dell’intera Regione e la più rappresentativa e sempre amata a Palmi. Tutto questo lascia perplessi gli sportivi neroverdi. Eppure, nelle ultime quattro stagioni la Palmese era riuscita a svegliare gli entusiasmi dei palmesi e di una tifoseria tra le più passionali. Una rinnovata passione per la squadra neroverde che aveva fatto pensare ad un avvicinamento anche degli imprenditori e dei professionisti locali con la conseguente possibilità di poter costruire una Società robusta e con le risorse per tentare il ritorno in serie D che manca da Palmi da ben 22 anni. Se questo stato di apatia dovesse rimanere tale fino alla vigilia del 12 luglio, solo gli attuali dirigenti potrebbero salvare la Palmese iscrivendola al campionato affrontando ennesimi sacrifici. A quel punto la Palmese del Presidente Giancarlo Oliveri eviterà la radiazione ed allestirà una squadra con un budget limitato che non garantirebbe di certo la disputa di un torneo di alto livello come quello dello scorso anno dall’undici allenato da Mario Dal Torrione.
In questo caso verrebbe meno anche il progetto di riportare la Palmese in serie D. D’altronde, se a Palmi ci sono problemi nel portare avanti una squadra in Eccellenza è praticamente impensabile aspirare alla serie D. In questo delicato momento per il club nero verde vi è solo la necessità di creare situazioni concrete che risolvano il problema con l’ingresso in Società di nuove persone ma anche una soluzione per trovare alla Palmese uno stadio dove poter giocare visto che il leggendario “Lopresti” sta cadendo a pezzi tra l’indifferenza totale e le solite promesse di tutte, nessuna esclusa, le Istituzioni che hanno governato Palmi.
“La Palmese sta dentro di me -parla il Presidente neroverde Giancarlo Oliveri- . Me la sento sulla mia pelle. Non sono un imprenditore e non ho nulla da guadagnarci. Sono un tifoso della Palmese”. Queste le parole schiette di un passionale Presidente giovane che ha come esclusivo interesse la U.S. Palmese 1912. “E’ un peccato questa apatia -continua il Presidente. Dobbiamo sederci ad un tavolo perché quando le cose vanno male tutti abbandonano la nave e non solo i membri dell’equipaggio devono affondare. Eppure a Palmi tutti si sono trovati bene compreso lo staff tecnico. Forse a qualcuno l’Eccellenza gli sta stretta e vuole altri palcoscenici. Chiunque ha pensato di farsi pubblicità c’è riuscito. La Palmese lascia il segno!”
Ecco perché i giorni che passano senza nessuna novità di rilievo, diventano colpi al cuore per la passionale tifoseria neroverde che teme veramente per le sorti dell’amata U.S. Palmese 1912.
QUESTIONE TECNICA, EVENTUALI: Voci di popolo neroverde, fantastiche, dicono: Peppe Perna, il capitano di mille battaglie, sulla panchina nero verde. La tifoseria nero verde già lo osanna.


di Sigfrido Parrello tratto da Il Quotidiano della Calabria