RENDE. Nulla di fatto. L’assemblea dei soci in casa Rende della scorsa sera non ha investito nessuno con la prestigiosa carica di presidente. Un flop. Un tonfo proprio a ridosso delle scadenze burocratiche necessarie per l’elezioni. La seduta è stata caratterizzata da un clima vivace e costruttivo, inevitabilmente non sono mancati i colpi di scena. Chiusi nelle quattro mura della sede sociale si sono sventolate idee, progetti in nome di una concretezza chiamata Rende che oggi più che mai necessita di un solido presente per garantirsi un granitico futuro. Da una parte il progetto giovani, vigoroso, interessante, intrigante con al centro il settore giovanile rendese e le scuole calcio presenti sul territorio di Arintha ed una prima squadra composta da giovani con cinque o sei veterani a fare da chioccia e capaci di garantire forza e ambizioni. Dall’altra la voglia di spaccare il mondo affidandosi a calciatori affermati. In mezzo le inevitabili pressioni esterne per una garanzia di un futuro prossimo da protagonista.
Una prospettiva che ha fatto aprire nuovamente i cancelli dello Stadio “M. Lorenzon” per consentire ad imprenditori interessati al Rende ad avanzar la propria proposta, la propria offerta. Un’eventualità che potrebbe dar vita ad una s.r.l. in cui potrebbero trovar posto Francesco Rovito e Carmine Luca Ponzio che nei giorni scorsi avevano bussato alla porta di via Fratelli Bandiera senza risposta. Ingressi pesanti. Rovito nei giorni scorsi, dalla nostra testata, aveva anticipato di voler entrare o rilevare il Rende per riportarlo nei professionisti chiedendo come condicio sine qua non quella di portare con se mister Viola e il ds Battaglia. Una condizione forte che può non essere accettata. Negli ultimi anni Rende è stata una piazza ardita di democrazia societaria, qualità che ha portato a due promozioni consecutive e ad una sfiorata pochi mesi addietro attraverso la strada maestra della coppa Italia. Un’eventuale disponibilità di Rovito al dialogo alzerebbe il sipario su una società forte che deve accogliere più imprenditori possibili e ricucire qual’ora necessario il rapporto con Franco Ippolito Chiappetta per farlo entrare in società e lavorare tutti allegramente alla costruzione di un settore giovanile, diligentemente gestito da Chiappetta nello scorso campionato, e di una società solida capace di allestire una prima squadra forte e pronta per il grande salto. Un tuffo nel futuro per ritornare al passato.
                Tutto sarà deciso nella riunione di stasera che dovrebbe tenersi o nella sede sociale o nello studio di un noto professionista rendese. è annunciata la presenza di tifosi allo stadio “M. Lorenzon”.