PALMI - Questa volta tocca parlare di Peppe (Pep) Aquilino, 31 anni, un vecchio regista che lavora davanti la difesa. In totale fino ad ora cinquanta reti, Aquilino è uno dei migliori elementi del calcio dilettantistico calabrese. Inizia la sua carriera a Gallina in promozione a soli 16 anni, successivamente vive sei anni straordinari a Pellaro disputanto due finali di Coppa Italia regionale e la finale play-off per la serie D sempre con il Boca-Pellaro persa ad Alcamo. Poi passa alla Villese dove vinte il campionato d’Eccellenza e la Coppa Italia regionale. L’anno successivo gioca a Rosarno per due anni vincendo il campionato di Promozione, la Coppa Italia regionale e l’anno successivo ancora a Rosarno vince il campionato d’Eccellenza. Anno successivo con la Gallicese, poi a Bagaladi con un secondo posto in Eccellenza e la vittoria della finale della Coppa Italia a Lamezia contro il Praia realizzando il penalty decisivo. L’ultimo anno è storia recente e cioè con la maglia neroverde della Palmese, il quasi centenario club della Piana (fondata nel 1912).
Dove giocherà l'anno prossimo?
“In questo momento il mio futuro è ancora da stabilire anche perché ancora non ci siamo sentiti con la Società della Palmese ma solo ed esclusivamente per questioni di correttezza anche se il cartellino è mio”.
Come si è trovato a Palmi?
“Meravigliosamente. Una cittadina bellissima con una tifoseria calorosa che anche durante gli allenamenti ti facevano sentire il proprio affetto. Mi auguro che nel mio futuro ci sia ancora Palmi e la Palmese con un progetto importante puntando magari a fare il salto di categoria perché lo merita la piazza di Palmi”.
Chi sono stati, nella sua carriera, i compagni di squadra a cui è rimasto più legato?
“Sicuramente Trunfio, Di Lorenzo, Valerio Saffioti, Cundari e Falduto”.
Quali gli allenatori che gli hanno dato di più e che ricorda con piacere?
“Mister Casciano, Sergio Campolo, Figliomeni, Franco Viola e Mario Dal Torrione”.
Qual è stata la soddisfazione più bella che si è tolto nella sua carriera?
“Sicuramente a Bagaladi quando ho trasformato il rigore decisivo ed ho visto tutta la gente impazzire di gioia”.
Un giudizio sul premio stadio Radio?
“È stata una bellissima soddisfazione che mi riempie di orgoglio. Un ringraziamento agli sportivi che mi hanno votato con una dedica particolare a mio cognato Carmelo scomparso tragicamente in un incidente stradale 13 mesi fa”.
Finisce quà la piacevolissima chiacchierata con Pep Aquilino, il giocatore e il ragazzo che quest’anno a Palmi ha lasciato il segno tra la tifoseria nero verde. Pep Aquilino è in attesa di una chiamata. Sarà la chiamata neroverde? Vedremo ma intanto Pep ci tiene a dirci un’ultima cosa: “Grazie, porterò per sempre Palmi e la Palmese nel cuore. Siete unici”. A presto Pep, magari ancora con la divisa neroverde.