DIRETTAMENTE DAL LEGGENDARIO "Lopresti" - Rocco Guinea, reggino di Villa San Giovanni e prossimo a compiere 37 anni, è cresciuto a pane e calcio. La sua passione è quella di girovagare e scoprire nuovi talenti. In questi questi anni si è creato una vasta rete di amicizie con centinaia di contatti tra addetti ai lavori, tecnici e giocatori. Perfezionista che non lascia nulla al caso, non guarda la categoria purchè sia attratto dai programmi e dalla organizzazione. Reduce da una brillante stagione come diesse nella calda piazza di Palmi, ne approfittiamo per parlare di calcio a 360°.

D: Sig. Guinea quali i primi passi per allestire una squadra?

R: "Da sempre sono convinto sostenitore della programmazione. Sono basilari le linee guida prima di affrontare una stagione tenendo conto naturalmente del bilancio e della cura del settore giovanile, vera linfa di tutto il movimento. I dirigenti dovrebbero rispettare i propri ruoli senza interferire. Una volta costituito il direttivo e stabilito il budget, va scelto un adeguato staff tecnico ed il direttore sportivo dovrebbe essere il responsabile unico di questa scelta, così come la scelta dei giocatori non può prescindere da un attento lavoro di squadra e dalla sinergia con lo stesso staff tecnico".

D: Altri ruoli fondamentali all’interno della società?

R: "Per me un aspetto fondamentale è il marketing cioè pubblicizzare il proprio prodotto nel territorio, scelta vincente sia per l’azienda che per la società stessa. Ma mi rendo conto che questi discorsi difficilmente attecchiscono se non in pochissime realtà. Fuori dalla Calabria esistono realtà nettamente più avanzate della nostra sia per organizzazione, che per mentalità. Mi son reso conto che siamo anni luce dietro rispetto ad altre regioni".

D: Quali gli ingredienti per vincere?

R: "Qui in Calabria non si è capito che per vincere oltre ad una buona e solida organizzazione societaria e alla dose di fortuna, ci vuole la piena sinergia tra squadra, tifosi e organi di stampa ed inoltre stabilire dei rapporti duraturi con svariate società".

D: Come definisce la sua esperienza alla Palmese?

R: "Sono stati tre anni splendidi quelli trascorsi alla Palmese. Vorrei ricordare soprattutto l’affetto che i tifosi neroverdi e gli sportivi di Palmi mi hanno tributato dopo un primo momento di comprensibile scetticismo. Il bilancio è molto positivo con la vittoria del campionato di Promozione, un quarto ed un terzo posto in Eccellenza con la disputa dei play off in entrambe le occasioni".

D: Quest’ultina stagione ha svolto in prima persona la carica di Ds. Mi sembra che il risultato sia stato ottimo.

R: "Siamo partiti in ritardo. In dieci giorni abbiamo composto una rosa che poi abbiamo modellato e plasmato. In Argentina, grazie ai miei buoni uffici, ho scovato un giovane calciatore, Santiago Matias Dorato, che poi si è rivelata la vera sorpresa in positivo di questo campionato. Adesso è appetito da club di categoria superiore. Abbiamo concluso la stagione al terzo posto in coabitazione con l’Acri, a soli 5 punti dalla prima e sono pienamente convinto che se l’organico non fosse stato esiguo questo campionato lo avremmo potuto anche vincere. Abbiamo prodotto a detta di molti il miglior calcio del torneo di Eccellenza calabra. Tutto ciò mi ha portato grande gioia e soddisfazione, sia per i risultati ottenuti, sia per gli attestati di stima che mi sono pervenuti".

D: Nella stagione che sta per iniziare dove la vedremo?

R: "Purtroppo le nostre strade si dividono. Avrei voluto progettare qualcosa d’importante tenendo sempre conto del bilancio, ma la programmazione non può prescindere da certi aspetti importanti. Senza avere un campo da gioco decente che la civilissima Città di Palmi merita ed altre garanzie sotto l’aspetto tecnico, ho preferito farmi da parte aspettando proposte di lavoro e progetti anche a medio-lungo termine. Ho in atto qualche contatto con squadre di categoria superiore soprattutto siciliane oltre ad un progetto di collaborazione fuori regione, volto al reperimento d’importanti giocatori sudamericani. Auguro alla gloriosa Società U.S. Palmese 1912 un futuro radioso e ricco di soddisfazioni e la possibilità di raggiungere traguardi sempre più importanti perché rimarrò sempre un tifoso neroverde".

Ci congediamo da Rocco Guinea fermanente convinti che anche in questa stagione ci saprà stupire.


tratto da "Il Quotidiano della Calabria" di Sifrido Parrello