Forse è uno dei personaggi meno conosciuti del panorama calcistico calabrese anche perché è sua abitudine lavorare “lontano” dalle luci dei riflettori. Non ama rilasciare interviste né tantomeno preferisce mettersi in evidenza. Anche se è molto ambizioso, ha un carattere "introverso" ma dal punto di vista professionale non teme concorrenti. Stiamo parlando del professor Massimo Stalteri, 39 anni, sidernese doc, laureato ISEF presso l’università di Genova, chinesiologo e preparatore atletico professionista. Felicemente sposato con Eleonora che gli ha regalato un bellissimo bimbo di nome Mattia. E’ titolare di una nota palestra con annessa piscina e centro di riabilitazione. Ama il gioco del calcio e il suo obiettivo è stato sempre di mettersi in discussione e da oltre un decennio svolge anche la funzione di preparatore atletico. Ha partecipato(e vi partecipa ancora oggi) a numerosi corsi di aggiornamento con le più blasonate società professionistiche del calcio italiano, tra cui Inter,Sampdoria e Juventus. Il suo “idolo” è il professor Riccardo Capanna(suo insegnante ISEF), attuale preparatore atletico della Roma di mister Ranieri. Capanna, 64 anni, è arrivato tardi nel calcio che conta anche perché prima si è dedicato all’insegnamento all’Università di Genova e a scrivere testi di teoria,tecnica e didattica degli sport di squadra. Un bagaglio di esperienze che ora sta mettendo in pratica al fianco di Ranieri (prima Parma, poi Juve e ora Roma) con cui attualmente lavora. Una sua pubblicazione “Non solo muscoli” può essere il manifesto programmatico delle sue teorie. In sintesi: la forma fisica si conquista lavorando sul campo, non assumendo le sembianze di un campione di body building in palestra. Il Prof (così viene chiamato dai suoi calciatori) Stalteri, in questi anni di esperienza calcistica, ha messo in pratica le stesse teorie di Capanna riscuotendo ottimi risultati e soprattutto riducendo al minimo gli infortuni che spesso gravano sull’organico di una squadra. Ed in merito il “pensiero” del prof è categorico: il fattore casuale, negli infortuni, è preponderante, ed il preparatore atletico può incidere per il 20-25%, e comunque la sua metodologia di lavoro si concentra nel preparare i muscoli e il sistema nervoso a qualsiasi movimento, in modo che testa e gambe non siano mai sorprese da gesti strani o inconsueti. Vasto il suo curriculum professionale, costellato da numerosi attestati di partecipazione ai corsi nazionali di aggiornamento. Dopo l’esperienza negativa di Praia insieme a mister Peppe Giovinazzo (dimissionari entrambi per divergenze societarie), quest’anno è giunto alla corte dello Scalea del presidente Rovito, grazie alla “chiamata” di mister Viola e del Direttore Generale Battaglia. E’ stato proprio Franco Viola a volerlo nel suo staff tecnico nonostante lo conoscesse poco ma del quale ha sempre sentito parlare molto bene. Fin’ora i risultati sono stati eccellenti, pochissimi gli infortuni (se non per incidenti di gioco) ed ottima la condizione fisico-atletica di tutta la rosa. Qualcuno che osserva e spia le sue “tecniche” riferisce che il prof Stalteri non ha una metodologia predefinita anche perché chi svolge il suo mestiere ha i suoi personali convincimenti e ci si arriva dopo tanti anni di studi. Ognuno cerca di proporre quelle attività che permettono ai calciatori di fare quei movimenti che poi saranno chiamati ad effettuare durante la partita: finte,ripartenze,frenate,scatti e via discorrendo. E’ anche importante l’uso della palla però non è detto che debba essere sempre presente. Infatti, in una partita un calciatore è a contatto con il pallone solo pochi minuti,tutto il resto sono movimenti senza palla ma comunque specifici di un giocatore di calcio e dunque la tecnica di allenamento deve adeguarsi. Ciò significa che in questo “campo” non si finisce mai di imparare. E se un giorno non molto lontano il Prof Stalteri prendesse il posto del suo "maestro" Capanna? Mai dire mai, anche perché il calcio riserva sempre tante sorprese e la Serie A non ha alcun limite di età.