Se posso giudicare dalle tante considerazioni che ha suscitato e dai tanti commenti che mi sono stati recapitati in questi ultimi giorni, posso dire che lo scorso “Punto sugli Arbitri” ha fatto parecchio riflettere. E ciò naturalmente mi soddisfa, visto che lo scopo di questa rubrica è, esclusivamente, quello di portare l’attenzione di tutti noi sportivi su questioni e argomenti di generale e importante interesse. E naturalmente, come era nelle previsioni, ancora una volta qualcuno degli addetti ai lavori ha mal “digerito” quanto il sottoscritto ha riportato all'attenzione degli utenti. Anzi, un "santone" ancora oggi lancia accuse tramite "terzi" sostenendo che quanto menzionato settimanalmente è pura fantasia e di conseguenza destabilizzante per tutto il sistema arbitrale calabrese. Qualcun altro, che vive la poltrona in assoluta trepidazione e si ritiene un autentico notabile (ma la statura non glielo consente) non si dà pace e tramite continui “passaggi di proprietà” lancia prepotenti messaggi diffamatori che non sfiorano o intaccano minimamente il mio pensiero, anche perché è un personaggio che ha tanta voglia di insegnare quello che lui ha sempre copiato (materialmente) dagli altri. Addirittura un altro (il mandante è sempre lo stesso) minaccia querele che il sottoscritto attende con ansia per poter difendersi (se c’è ne sarà bisogno) nelle sedi opportune. Ma nonostante ciò, arbitri e assistenti protagonisti della domenica, ogni settimana attendono con ansia la pubblicazione di questa rubrica e lo dimostrano le decine di chiamate che ricevo puntualmente dopo la consueta pubblicazione settimanale. Alcuni riferiscono di essere “terrorizzati” perché hanno avuto ordini dai diretti superiori di non interloquire con il sottoscritto (ma lo fanno lo stesso) altri invece si dimostrano meno “succubi” esternandomi le difficoltà che incontrano durante i 90’ minuti e quanto di galvanizzante hanno recepito dal colloquio di fine gara con l’Osservatore di turno. Non mancano quelli più "scaltri" che spesso e volentieri chiedono ed ottengono le immagini della moviola che ogni lunedì sera viene proposta durante la trasmissione televisiva “Tutti in Campo”. Inoltre c’è chi afferma che questa Nuova Commissione è ancora in rodaggio ed i frutti dell’intenso lavoro che sta svolgendo matureranno nel corso degli anni; altri, e sono tanti, sostengono che è scadente la qualità degli Osservatori Arbitrali (quando sono presenti),  che la Prima Categoria poteva e doveva essere gestita diversamente, mentre alcune designazioni dei massimi Campionati Regionali fin'ora hanno lasciato molto a desiderare. Mancano ancora all’appello gli esordi in Promozione e in Eccellenza, nonostante Praia, San Mauro M. e San Gregorio da tempo non hanno più nulla da chiedere ai rispettivi campionati. Il motivo di questa scelta è sicuramente dovuta alla poca fiducia concessa ai più giovani e meritevoli che hanno dimostrato nei campionati minori impegno ed abnegazione. Ma in merito alle varie segnalazioni ricevute nelle ultime settimane approfondiremo meglio il discorso a fine stagione sportiva anche perché le "somme" si tirano sempre alla conclusione. Tra 270’ minuti i Campionati giungeranno al termine ed anche per gli arbitri è tempo di graduatorie. Sono in tanti che si contenderanno i quattro posti che la Can-D ha riservato alla Calabria e per tale motivo la Commissione Regionale ha invitato i “migliori” a partecipare al Raduno Top Class che si svolgerà venerdì 9 aprile p.v.. Già partite le convocazioni e grande trepidazione serpeggia tra le giacchette nere che hanno ricevuto la tanto attesa chiamata. I nomi dei partecipanti sono scontati anche se qualche giovane meritava miglior trattamento. Salvo "ripensamenti" dell’ultimo momento, saranno dodici i convocati e cioè quelli più utilizzati durante i rispettivi tornei. Parteciperanno i paolani Moreno Longo, Nocella e De Luca, l’”espertoCundò di Soverato (oramai saturo di raduni), i vibonesi Garoffolo (figlia d’arte), Mancuso e Barbuto (altro figlio d’arte), i catanzaresi Nicoletti ( il papà era un bravo assistente) e Lo Prete, l’”eleganteSgrò di Reggio Calabria, il “veteranoMarchese di Cosenza (da tre anni che attende la promozione), e il “lamentevoleColosimo di Crotone.Durante la lezione tecnica saranno visionate delle immagini televisive dove gli stessi arbitri potranno rivedere gli errori commessi e soprattutto “studiare” le molteplici situazioni difficili che si verificano durante i 90’ minuti di gioco. Saranno richiamati sulla concentrazione e sul comportamento che dovranno mantenere sempre lineare e corretto. Dovrebbero (il condizionale è sempre d’obbligo) anche sostenere, agli ordini del Referente Regionale, i consueti Test Atletici per constatare lo stato di forma fisico-atletica di ogni singolo direttore di gara. Prove atletiche che da sempre destano "dubbi e perplessità"  in quanto non sono mai state sostenute e giudicate con rigore e professionalità ed in passato (non tanto remoto) qualche arbitro  si è aggiudicato il titolo di "furbetto dell'anno"  grazie alla denuncia di altri colleghi che si sono sentiti presi per i fondelli.Tanti i fischietti che aspirano a raggiungere la categoria superiore ma soltanto in quattro potranno ottenere l’ambito traguardo. Oramai i giochi sono quasi fatti anche se mancano gli ultimi dettagli numerici che "combaceranno" con le ultime visionature degli Organi Tecnici. Nelle prime posizioni della graduatoria troviamo Marchese di Cosenza seguito da Nicoletti di Catanzaro e Nocella di Paola. Il quarto posto disponibile se lo contenderanno i vibonesi Barbuto e Garoffolo, anche se quest’ultima è più avvantaggiata in quanto la Calabria non ha mai avuto una donna arbitro in Commissione Nazionale. Se ciò dovesse accadere, sarebbe un autentico miracolo già sfiorato in passato con la mancata promozione dell’allora signorina Carrera di Vibo Valentia. Salvo ultimi “cataclismi” di gestione gli altri risulteranno “bocciati” e “rimandati” alla prossima stagione sportiva anche se qualcuno di loro ha già pronte le dimissioni (Simone docet) e qualcun’altro si dedicherà ad intraprendere la carriera di Assistente Arbitrale. Ma per avere un quadro completo della situazione bisogna attendere ancora la fine del mese. Anche questa settimana ci occupiamo di una  strana “curiosità” che proviene dai massimi Campionati Nazionali e che non si era mai verificata in Serie A. Risulta che il designatore Collina, in occasione della partitissima Roma-Inter, abbia “accompagnato” la quaterna allo Stadio Olimpico. Lo stesso, insieme al quartetto, ha viaggiato dall’Hotel allo Stadio e si è "volontariamente" intrattenuto nello spogliatoio arbitrale prima dell’inizio della gara, durante il riposo di fine primo tempo e naturalmente a fine partita. Il motivo di questa sua scelta alquanto strana? Semplice: vista la difficoltà della partita e le forti pressioni mediatiche che la stessa ha suscitato durante la settimana, ha voluto "accompagnare" i suoi arbitri e vivere insieme a loro tutti i momenti che hanno anticipato e posticipato l’atteso match. E se lo stesso “esperimento” venisse proposto in Calabria durante la disputa  di play-off e play-out?  Sarebbe un'ottima idea ma probabilmente ad oggi ancora manca il giusto coraggio per fare questo salto di qualità!

 

 

a cura di Antonio Dattilo

 

nelle foto dall'alto Longo Moreno di Paola, Garaffolo di Vibo e Nicoletti di Catanzaro