Riceviamo e pubblichiamo comunicato da parte de "Il Gruppo Amantea 1927"


Volevamo esordire con una piccola parentesi dedicata al Josè Mourinho calabrese :"Francesco Ortolini". Oggi con una vergognosa lettera fatta pubblicare sul Quotidiano della Calabria ha infamato società, tifosi, nonché l'intera città, che in tempi recenti si era , usando un termine molto forte, prostituita per te e il tuo staff tecnico. Speravi forse di essere richiamato alle armi? Ma come soldato non sei un granché, forse è questo il motivo di tanta rabbia? Giuri amore eterno verso questi colori, ma quando sei andato dall'avvocato per scrivere la vertenza verso la nostra società rischiando di brutto la radiazione questo amore dov'era? Ci hai ricattati tutti ottenendo discutibilmente quella riconferma che e' una delle principali cause di tutta questa catastrofe. Questo e' il vero motivo non quello che fantastichi tu. Punto e a capo. L'ultima volta scrivemmo delle sceneggiate napoletane ,un attacco duro ma preciso con l'intento di far capire alla società calcio Amantea che la nostra amata squadra non era e non e' un teatro come quello di Zelig, bensì un palcoscenico dove poter dimostrare vero amore ,vero attaccamento verso questi colori e per non commettere più gli stessi orrori - proprio così, con la 'o' al posto della 'e'. Questa fede, ci dispiace dirvelo, non si dimostra ne con i soldi ne con le parole ma con il cuore e come ogni anno il cuore lo mettiamo solo noi, pochi tifosi ma sempre presenti, ovunque.
Anche noi abbiamo famiglia, lavoro, e impegni ma per poter raggiungere dei traguardi ci vuole sacrificio e passione. Solo la nostra non e' sufficiente. L'avete capito si o no ? Per non parlare dei calciatori. Soverato - Praia- Cutro. Bisognava avere passione e sangue nelle vene . Invece ancor prima di indossare la maglia abbiamo sventolato bandiera bianca senza pudore, veri dilettanti allo sbaraglio. Una cosa a dir poco scandalosa per tutta la città. Non prendetevela poi se vi chiamiamo "mercenari" e vi urliamo "fuori le palle" ma non troviamo altre parole per poter descrivere questa triste ed amara realtà. Nelle difficoltà si vedono i veri uomini ,ma tutto ciò molto spesso non accade purtroppo. Nervosismo, incomprensioni, litigi ,squalifiche ed infortuni: queste sono le uniche parole che girono attorno all'Amantea calcio. La società però (e questo non lo dobbiamo dimenticare ) ha il merito che da quasi 10 anni iscrive e costruisce con grande sacrificio economico la squadra che per tre anni ci ha regalato prima due storiche promozioni e poi una travagliata salvezza che senza dubbio rimarranno per sempre nei nostri cuori. Ha anche un grande demerito però: nei momenti di difficoltà tende a scomparire dalla scena a dileguarsi e sbiadirsi, lasciando una squadra vivere alla giornata, in preda al terrore, non aspettando altro (come dichiarato da un dirigente ) la fine di un torneo che per molti e' diventato ancora una volta un incubo. Non si e' mai capito chiaramente ,ho forse facciamo finta di non averlo mai capito, qual è il vostro disegno. Se scappare da una storia insopportabile o continuare a ballare anche senza saperlo fare. Da grandi imprenditori rampanti e vincenti quale siete adesso anche noi vogliamo liberarci da questa terribile prigionia. Ogni anno una nuova squadra, con quasi nessun atleta del comprensorio, un progetto di rilancio battezzato più volte ma mai cresciuto. Tentare di dare un po' di luce (e non quella staccata al campo, quel campo fiore all'occhiello della Calabria ora diventato un campo di patate) attraverso il calcio. Doveva essere motivo di orgoglio e crescita culturale (calcistica), non solo per noi tifosi ma per tutta la città che in questi ultimi anni a causa di tutti gli avvenimenti accaduti ha perso tutto il suo splendore divenendo sempre più nera. L'Amantea calcio e' storia, tradizione, passione e sacrificio, divertimento e aggregazione. Non e' purtroppo un'azienda da gestire, se i vostri progetti sono altri fate una volta per sempre la scelta più giusta per voi senza più illudere una tifoseria ormai stanca e stremata. Comunque noi anche se barcolliamo certamente non molliamo e soprattutto non ci rassegniamo mai ed anche se questa luce per un po' dovesse spegnersi, noi lotteremo sempre affinché possiamo un giorno riaccenderla di nuovo e farla brillare in tutto il suo splendore. Gli uomini se ne vanno, la storia resta. Mancano poche giornate al termine e non sappiamo come andrà a finire. Vi vogliamo lasciare pero' con il sorriso sulle labbra, citando una frase scritta dal nostro caro amico Pino Fiore "all'urtimu ci vo' furtuna."

P.S. "se noi non siamo come voi, una ragione forse c'e' e se non la sapete voi ma che colpa abbiamo noi ?" - the rokes - 1966.

Il gruppo amantea 1927.