Mentre in serie A si decretano rigori e dopo qualche minuto vengono “revocati”(vedi Rocchi in Parma-Samp) e il duo Morganti-Rizzoli che incappa in una giornata decisamente infelice, in Calabria gli arbitri hanno trascorso una domenica sostanzialmente tranquilla. Fine settimana caratterizzato anche dal Raduno di metà campionato degli arbitri di Prima Categoria e del Calcio a 5 che si è svolto in una nota struttura di Catanzaro Lido con conseguenti test atletici sostenuti presso la struttura sportiva di Giovino (CZ). Presenti all’evento gran parte dei Componenti del Comitato Regionale (anche se qualcuno ha “timbrato” il cartellino ed è andato via) e qualche Organo Tecnico Nazionale. Durante il corso dei lavori si sono svolti anche i colloqui individuali (a dire il vero per Sezioni) ed a gran parte di loro è stato garantito che a breve (sarà vero?) faranno l’esordio nel campionato di Promozione. Esordi che oramai sono diventati quasi un miraggio in quanto molti arbitri lo attendono da parecchi mesi nonostante abbiano una media voto molto alta e lo meritano per impegno ed abnegazione. A qualcun altro invece è stato raccomandato di tenere un comportamento consono al ruolo che riveste domenicalmente e di non chiedere “favori” di nessun genere, soprattutto durante le trasferte. A tal proposito, agli arbitri presenti, non sono state consegnate le schede con le effettive visionature e la relativa media voti. Sarebbe stato un atto di trasparenza come già accade al livello nazionale ed in altre regioni d’Italia.Probabilmente in Calabria la mentalità della trasparenza deve rimanere solo e soltanto una pura utopia. Precisato ciò, passiamo agli arbitri dei massimi tornei regionali: in Eccellenza il reggino Sgrò (in campo bello ed elegante come sempre) si è spostato da Praia a Acri per dirigere i locali contro il Soverato del presidente Cosentino. "Impeccabile" la sua direzione coadiuvata dagli assistenti Ditto e dal gracile Morabito (lo ricordate in Scalea-Cutro?) entrambi della stessa sezione. Per Scalea-Roccella è stato impiegato l’”acerbo” Lo Prete di Catanzaro ( lo stesso di Scalea-Bovalinese: 2 a 0) che non ha influito sul risultato finale della contesa, ma che durante i 90 minuti non ha sicuramente esternato una spiccata personalità. Ha applicato uno spostamento disordinato e privo di efficacia, ha dimostrato poca incisività nei richiami verbali e in qualche occasione ha fischiato in netto ritardo. Presente in tribuna un Osservatore della sezione di Paola che con molta probabilità, nel chiuso dello spogliatoio, gli avrà impartito i giusti consigli.Ottima invece la collaborazione degli assistenti Grillo di Vibo e Emanuele di Lamezia Terme. Il catanzarese Zinzi ha fischiato Rende-Cutro terminata con il classico dei risultati di 2 a 0 per i padroni di casa. Due gli ammoniti e un allontanato (allenatore ospite) anche se nel finale di gara gli animi si sono surriscaldati e il direttore di gara ha avuto un bel da fare per portare il tutto nella normalità. La partita più importante (Amantea-Bagaladi) non poteva che essere assegnata all’emergente e figlio d’arte Nicoletti di Catanzaro, reduce dall’erroraccio commesso domenica scorsa in Bovalinese-Gallicese, quando ha annullato, per un inesistente fuorigioco, una rete regolarissima messa a segno da Toscano con un tiro dai 25 metri. In quella circostanza ha assecondato la segnalazione dell’assistente Zangara che probabilmente si “riposerà” per qualche settimana. Quella di Amantea è stata una gara avvincente sotto il profilo tattico e molto corretta in campo, infatti si è registrato un solo ammonito. Oltre la sufficienza la direzione dell’arbitro catanzarese avvantaggiato anche dal fattivo comportamento offerto dai 22 contendenti scesi in campo. In netta “discesa” le prestazioni di Marchese di Cosenza che ultimamente non viene utilizzato per gare di valida importanza. Domenica ha diretto l’Isola Capo Rizzuto contro il fanalino di coda Praia e non ha avuto nessuna difficoltà a gestire una gara così semplice. Ritorna subito in campo anche Maraniello di Paola che, dopo l’infelice e disordinata prestazione in Taurianovese-Marina di Gioiosa (fallo invertito e contropiede locale con goal contestato di Giovinazzo), ha diretto Melitese-Bovalinese. Ancora una volta ha dimostrato poco carattere e scarsa determinazione, nonostante sia stata una gara tranquilla e sostanzialmente corretta. Dopo le dure contestazioni dei dirigenti della Gallicese (per l’errore già citato dell’assistente Zangara) il Comitato Regionale ha pensato bene di passare la “palla” ad un arbitro interregionale che ha diretto la sfida tra i locali e la Nuova Gioiese. Sul neutro di Sant’Eufemia d’Aspromonte è sceso in campo Asquino di Venosa che sinceramente ha sciorinato una prestazione tutt’altro che positiva, dimostrando di non avere le giuste potenzialità per ambire a categorie di serie superiori. Invece Palmese-Montalto è stata affidata al romano Patrignani, il quale ha dimostrato tanto coraggio e determinazione assegnando al 45’ del secondo tempo un giusto calcio di rigore agli ospiti che poi hanno fallito con Novello. E’stata una gara difficile, molto intensa e ben interpretata dall’arbitro della sezione di Roma 1. Sufficiente anche la collaborazione degli assistenti Audino e Olivadoti ( al quale consiglio spassionatamente un po’di dieta) entrambi di Lamezia Terme. Promozione girone A: Poco oculata la direzione del giovanissimo Cataldo di Locri (anche lui figlio d’arte) impegnato a dirigere Real Sersale-Mirto Crosia. Ha decretato un inesistente calcio di rigore a favore dei locali e non è riuscito a mantenere costantemente la piena lucidità di cui un arbitro non può fare a meno. Il “rampollo” Nocella di Paola ha diretto R.Nicastro-Tiriolo terminata con la netta vittoria degli ospiti per 3 a 0. E’ stato molto impegnato l’arbitro paolano che ha dovuto estrarre ben otto cartellini gialli e uno rosso a Lucchino per proteste. Pienamente sufficienti le prestazioni di Sorrenti di Taurianova e di Saccà di Reggio Calabria impegnati rispettivamente in Luzzese-Cetraro e Paolana-San Mauro M. Nel girone B da segnalare con soddisfazione il ritorno in campo del “ mitico” Pasqualino Molinaro di Catanzaro ( ricordiamo che si è trasferito di sezione, passando da Lamezia Terme al capoluogo di regione) che ha diretto sufficientemente il difficile match tra Locri e C. Lazzaro. Molinaro è un arbitro giovane che in passato ha subito una vera e propria ingiustizia, rimanendo sospeso dall’attività arbitrale per circa 13 mesi per un qualcosa che nessuno è riuscito a motivare e soprattutto a risolvere. Tanti i Dirigenti Regionali che si sono offerti e prodigati a far chiarezza sull’accaduto per cui era rimasto “vittima” l’arbitro catanzarese, ma alla fine tutti hanno pensato di imitare Ponzio Pilato, lavandosi le mani. Poi, qualche mese fa, fatalmente spunta una nuova circolare dell’AIA Nazionale (fatta a misura per la CAN) e finalmente Molinaro viene immediatamente riabilitato e arruolato a svolgere quello che lui ha sempre amato e desiderato: fare l’arbitro di calcio. Il Comitato Regionale chiama e l’esperto Cundò di Soverato risponde: “Comandi!” Ed infatti è stato impiegato per una gara molto difficile: Africo-Mamer e l’arbitro soveratese non ha deluso le aspettative dirigendo con “esperienza e intelligenza”. Alla fine tutti contenti e arrivederci alla prossima puntata. Scampagnata domenicale per il cosentino De Marco che ha arbitrato Marina di Gioiosa-San Gregorio. Nessun episodio di rilievo ( è finita 5 a 0 per i locali) se non l’ammonizione comminata al portiere Piccolo che poteva essere sostituita da un bel richiamo verbale. A fine gara, approfittano della bella giornata primaverile e dai complimenti ricevuti, tutti insieme a sorseggiare un buon caffè presso il solito ritrovo del “Golosia”. Scaramuzzino di Locri è stato designato per Reggio Sud-Bocale con la collaborazione di De Domenico e Mordaci della stessa sezione. Partita tranquilla fino al 34’ del secondo tempo quando sono andati in vantaggio gli ospiti. Da quel momento l’arbitro locrese ha avuto qualche difficoltà a gestire la situazione ed è stato costretto ad intervenire spesso con provvedimenti disciplinari. L’Osservatore presente in tribuna non è rimasto soddisfatto della sua prestazione ma questo gli arbitri lo sanno che fa parte del “gioco”, sia nel bene che nel male. Si sente il profumo della primavera, il sole risplende su tutta la Calabria e riecco in campo lo “statuario” Cefalà di Lamezia Terme che dopo le ultime prestazioni negative si è riscattato in Capo Vaticano-Taurianovese e stavolta su un campo asciutto e praticabile a tutti gli effetti. Montepaone-Bagnarese è stata affiata a Sicilia di Cosenza che ha lasciato più di qualche dubbio sia dal punto di vista tecnico che disciplinare. La partitissima Guardavalle-Siderno, come era nelle previsioni, è stata “consegnata” a un arbitro affidabile e con valide prospettive future. In effetti cosi è stato : ha diretto l’aitante Barbuto di Vibo Valentia. Molti gli episodi discutibili che hanno caratterizzato ed anche condizionato l’andamento della stessa: al 17’ del primo tempo tiro al volo di Staglianò che prima colpisce la traversa e poi ritorna in campo. Episodio difficilissimo da decifrare e neanche le immagini televisive hanno potuto chiarire.Al 24’ strattonamento in area di rigore locale ai danni di Stelitano con l’arbitro che lascia correre, al 39’ netto fallo subito da Rava e non rilevato dall’arbitro che era a due passi dall’azione, al 40’ fallo evidentissimo di Ficara su Tassone che si vendica immediatamente del fallo subito sferrando volontariamente una manata al centrocampista sidernese, al 43’ doppio fallo: di Stelitano su Rava e di Staglianò su Tripodi con l’arbitro che punisce il più leggero. Secondo tempo:al 19’ in un’unica azione di contropiede sono stati commessi due fallacci: il primo subito sempre da Stelitano e non rilevato, il secondo più grave lo ha commesso Carabetta stendendo al limite dell’area Staglianò. L’arbitro, ancora vicino e ben posizionato non ha fischiato nulla lasciando proseguire il gioco tra lo stupore generale dei presenti (in questa occasione era doveroso anche ammonire Carabetta). Al 23’ ancora fallaccio di Rava su Ficara non sanzionato dall’arbitro vibonese. Ma l’episodio più complesso avviene al 25’, mentre gli animi erano già surriscaldati e il neo entrato Cifani salta a mani aperte colpendo al viso Menniti junior che rimane a terra tramortito e sanguinante. Scoppia un parapiglia generale dove l’arbitro non ha capito più nulla e la situazione gli è sfuggita di mano. Gioco fermo per tre minuti circa e tra uno spintone e l’altro, tra una minaccia e un ci vediamo a fine partita, l’arbitro riesce finalmente a mettere le mani nel taschino, tirare fuori il taccuino ed espellere Cifani per condotta violenta. Poi si ricorda che anche Carabetta aveva protestato abbondantemente e lo ammonisce. Ultima considerazione sull’assistente Tallini di Catanzaro che ha malamente coadiuvato Barbuto. Al 41’ del primo tempo segnala un fuorigioco a Catogno che ha visto solo e soltanto lui. La valutazione da fare era facilissima (perchè l’attaccante locale proveniva dalle retrovie), ma rivedendo l'episodio si evince che l’assistente catanzarese era più concentrato a riposare nel mondo dei sogni. Riguardo il famoso arbitro ( ricordate Taureana-Acciarello di 2 Categoria di qualche settimana fà disputata a Palmi) Cartisano Giuseppe della sezione di Reggio Calabria( nato nella città reggina e residente a Fiumara) ancora ad oggi non si hanno notizie ufficiali. Lo rivedremo di nuovo in campo dopo aver "sfidato" i tifosi del Tauriana e ricevuto una denuncia alla Procura della Repubblica? Se ciò dovesse accadere, sarebbe opportuno sin da ora avvisare e tenere in allerta tutte le Questure della nostra Regione.E qualcuno suggerisce anche la Protezione Civile.

a cura di Antonio Dattilo, ex arbitro di serie A.