Fine settimana condizionato dalla pioggia e dalla neve che ha reso i terreni di gioco di quasi tutte le categorie impraticabili. A vincere è stato il maltempo, ma è da un paio di settimane a questa parte che le condizioni climatiche rendono difficile il regolare svolgimento delle partite. Il periodo più freddo dell'anno speriamo sia passato, resta il fatto che alcune squadre saranno penalizzate perchè dovranno giocare i turni di recupero infrasettimanali al contrario di altre. In Eccellenza si sono disputate sei gare mentre saranno da recuperare Amantea-Soverato ( arbitro Mancuso di Vibo Valentia) e Palmese-Acri (arbitro Nicoletti di Catanzaro) rinviate per le pessime condizioni dei terreni di gioco simili a vere e proprie piscine. Terza uscita consecutiva per l'esperto Cundò di Soverato che ha diretto il match più importante della ventiduesima giornata e vale a dire Rende -Bagaladi. Assegna un giusto rigore agli ospiti ed espelle i due tecnici per comportamento non regolamentare. Sette gli ammoniti e gara disputata su un terreno fangoso e molto allentato a causa delle continue ed incessanti piogge torrenziali che hanno colpito tutta la provincia cosentina. Buona anche la collaborazione degli assistenti Cannistrà di Catanzaro e Audino di Lamezia Terme. Per Melitese-Praia è sceso in campo Zinzi di Catanzaro coadiuvato da Crosta di Lamezia e Scappatura di Taurianova, il quale anche il giorno prima (sabato) aveva indossato la divisa dirigendo come assistente l'anticipo di Promozione tra Brancaleone e Bagnarese. Più che sufficiente la direzione dell'arbitro catanzarese nonostante le lamentele degli ospiti e qualche cartellino giallo che manca all'appello.
Oramai il giovane Nocella di Paola è abbonato a dirigere i derby della Jonica, infatti dopo l'opaca prestazione di Africo-Brancaleone, ha raggiunto la sufficienza dirigendo Roccella-Bovalinese anche se c'è da evidenziare qualche “svarione” fisiologico: Brutto intervento falloso di Calabrese ai danni di Panaia che non viene nè sanzionato né punito con il cartellino giallo, entrata scomposta di Favasuli su Alvaro che meritava il giallo, netta entrata fallosa su Libri non rilevata né dall'arbitro nè dall'assistente Lumastro di Crotone. Giuste le ammonizioni comminate ai bovalinesi Grillo e Scarfone che raggiunge anzitempo gli spogliatoi lasciando i compagni in inferiorità numerica. Poco da segnalare in Gallicese-Cutro diretta da De Luca di Paola e terminata con il classico risultato ad occhiali. Due gli ammoniti in una gara sostanzialmente corretta e ben diretta dall'arbitro paolano. Due le gare affidate ad arbitri CAI e precisamente Isola Capo Rizzuto-Montalto e Scalea-N.Gioiese. La prima è stata diretta dal palermitano Pillitteri che non ha avuto alcuna difficoltà nel dimostrare carisma e personalità mentre a Scalea è stato di scena Pagano di Caserta che ha pienamente superato la sufficienza nonostante sia stata una partita difficile, ricca di contenuti tecnici e giocata su ritmi di alti contenuti agonistici. In Promozione girone A si sono disputate soltanto due gare mentre le altre sono state tutte rinviate a data da destinarsi. Reduce dalle deludenti prestazioni di Amantea e Siderno, terza uscita consecutiva per il lametino Cefalà che ha fischiato Belvedere-Sersale scontentando soprattutto i locali per due evidenti calci di rigore sui quali ha sorvolato, dimostrando ancora una volta poca lucidità ma soprattutto un'opaca determinazione. Oltre la piena sufficienza la direzione di Zangara di Catanzaro impegnato a dirigere Paolana-Mirto Crosia e concedendo un sacrosanto rigore ai paolani che hanno definitivamente chiuso la partita al 10' minuto della ripresa. Nel girone B anticipata al sabato la sfida tra Brancaleone e Bagnarese che è stata diretta da Sorrenti di Taurianova con la collaborazione di Guarnaccia di Reggio Calabria e Scappatura di Taurianova. Annullato ingiustamente il primo goal messo a segno dal Brancaleone per un fuorigioco inesistente ravvisato dal giovane direttore di gara che non ha neppure sanzionato con la massima punizione due evidentissimi falli subiti in piena area di rigore da Maviglia e Giovanni Galletta. Per Marina di Gioiosa-Lazzaro è stato designato Sicilia di Cosenza coadiuvato dall'esperto Vommaro e dal possente Gallipoli, entrambi della sezione di Paola. Non sanzionata con il cartellino giallo una brutta entrata scomposta di Pugliese su Polimeni e non espulso l'attaccante Megna per un solare e volontario fallo da dietro ai danni del giovane Mandalari. L'arbitro si trovava a due metri dal grave episodio ma come spesso accade ha fatto finta di non vedere tra lo stupore generale della panchina ospite. Macroscopico errore dell'assistente Gallipoli, che non essendo allineato con il penultimo difensore, sventola un inesistente fuorigioco a Megna partito dietro la linea difensiva. Scaramucce a fine primo tempo all'ingresso degli spogliatoi tra i calciatori di entrambe le società mentre l'arbitro e i suoi collaboratori si trovavano già nel chiuso dello spogliatoio a bere un the caldo. Non disputate le altre gare per la totale impraticabilità dei terreni di gioco mentre ora spetta alla Lega Calabra fissare a breve le date dei recuperi. Questa settimana ci corre l'obbligo anche parlare delle categorie inferiori dove sono successi incidenti di inaudita gravità. Sabato u.s. si è disputata Campese-Gioiosa Jonica valevole per il campionato di prima categoria girone D. Gara durata soltanto 65' minuti in quanto, dopo un intervento tecnico e conseguentemente disciplinare dell'arbitro De Marco di Lamezia, in campo è scoppiato il finimondo con il direttore di gara che veniva prima accerchiato, poi minacciato e spintonato da calciatori e dirigenti locali, e lo stesso era costretto a fischiare anticipatamente la fine della contesa e correre dritto negli spogliatoi, dove rimaneva asserragliato per oltre un'ora, fino a quando non è intervenuta la forza pubblica per riportare l'ordine. Più grave l'episodio accaduto in Bivongi-Sporting Davoli e diretta dal reggino Massara Francesco. Correva il 39' minuto del secondo tempo e l'arbitro assegna agli ospiti, tra le vibrate proteste locali, un calcio di rigore. In quel momento finiva la partita in quanto il giovane arbitro veniva aggredito fisicamente da alcuni calciatori locali che lo spintonavano energicamente facendolo cadere a terra e lo colpivano con violenti calci in varie parti del corpo. Si è temuto il peggio: infatti il fischietto reggino rimaneva esanime a terra mentre ancora qualcuno tentava di aggredirlo per chiudere definitivamente i conti. Pronto è stato l'intervento di dirigenti locali e ospiti che lo hanno soccorso facendolo rialzare e prestandogli le prime cure. Anche le forze dell'ordine hanno avuto un bel da fare per placare gli animi e riportare tutto nella normalità. Drammatica la dichiarazione telefonica rilasciata il giorno successivo dal direttore di gara al corrispondente di Calabria Ora Ilario Balì : “ Sono stato spintonato e scalciato a terra dai giocatori del Bivongi, ho ancora dolore alla schiena ma non ho visto in faccia chi possa essere stato. Ho ricevuto un violento colpo allo sterno mentre ero a terra e un altro nella zona lombare. Dopo l'aggressione ho cercato di divincolarmi portandomi verso la zona delle panchine, ma non ero più nelle condizioni fisiche e psicologiche ideali per continuare la gara. Non avendo visto in faccia chi mi ha aggredito, non provvederò a sporgere denuncia”. Ancora più drammatiche sono state le dichiarazioni rilasciate da un dirigente del Bivongi in diretta televisiva durante la nota trasmissione sportiva “Tutti in Campo”: “all'arbitro Massara non è accaduto nulla di grave in quanto in un momento concitato della gara ( si riferiva all'assegnazione del calcio di rigore agli ospiti) qualcuno dei nostri tesserati ha protestato e lo stesso è caduto accidentalmente in una pozzanghera senza procurarsi alcun danno fisico”. Ma quanto è successo a Palmi in Taureana-Acciarello, gara valida per il campionato di seconda categoria, ha davvero dell'incredibile e del ridicolo. E' solito assistere, durante le gare di calcio, all'intervento della forza pubblica per sedare gli animi surriscaldati dei tifosi più esagitati, ma in questo caso è stato proprio il direttore di gara a “sfidare” e “ minacciare” il numeroso pubblico presente sugli spalti della polivalente struttura di via Veterani dello Sport della città pianegina, beccandosi una bella denuncia alla Procura della Repubblica pertinente per territorio. Ecco i fatti: Erano da poco trascorse le ore 14 di sabato 13 u.s. e sta per avere inizio la gara già sopra menzionata. Arbitro designato il Signor Cartisano Giuseppe della sezione di Reggio Calabria che prima di dare inizio al match ha esplicitamente richiesto l'intervento della forza pubblica poiché l'incontro che si andava a disputare a suo avviso era da considerarsi ad alto rischio incidenti tra le opposte tifoserie in quanto durante la partita di andata erano accaduti episodi poco “gradevoli”. La Polizia, giunta presso l'impianto sportivo, prendeva atto di quanto esposto dal direttore di gara reggino e si prodigava a garantire un accurato servizio d'ordine affinchè tutto si svolgesse nella piena normalità.
Ma a gara iniziata accadeva l'inverosimile con l'arbitro che assumeva un atteggiamento eccentrico e pretestuoso e mentre veniva contestato dalla tifoseria locale, anziché mantenere un comportamento distaccato, rispondeva alla contestazione in maniera scurrile ed offensiva, creando dei seri rischi per l'incolumità sua e del personale in servizio di ordine pubblico. L'arbitro, per dimostrare a tutti i presenti il suo insindacabile “coraggio”, sfidava e minacciava i tifosi incitandoli a scavalcare la rete di recinzione del rettangolo di gioco e dicendo loro che gli avrebbe rotto a tutti il “posteriore”. Atteggiamento durato per tutto l'arco del primo tempo e che ha spinto i dirigenti di pubblica sicurezza presenti ad avvisare il giudice di gara che, in caso il suo atteggiamento fosse perdurato, avrebbe potuto causare problemi di ordine pubblico e non solo. E così a fine primo tempo il “mitico” Signor Cartisano si “inchinava” e chiedeva scusa a tutta la tifoseria presente, composta da circa 300 unità tutti pronti a scavalcare la rete di recinzione e farsi giustizia contro l'arbitro. Naturalmente l'increscioso episodio andava segnalato e gli ispettori di polizia presenti, nel chiuso degli spogliatoi, richiedevano i documenti al direttore di gara che dichiarava di averli lasciati in auto fuori dall'impianto sportivo. A questo punto gli venivano richieste le sue generalità e il Signor Cartisano sosteneva di chiamarsi Romeo Giuseppe, di essere nato nel capoluogo reggino ma di abitare in paesino limitrofo. Finita la gara era inevitabile che l'arbitro consegnasse i suoi personali documenti e ciò faceva scoprire agli agenti del Commissariato che lo stesso aveva dichiarato il falso spacciandosi di chiamarsi Romeo anziché Cartisano. Tutto ciò ha comportato una denuncia nei confronti dello stesso e l'obbligatoria segnalazione agli organi federali AIA competenti. Ma la storia non finisce qui perchè lo stesso direttore di gara, il giorno successivo (domenica 14 u.s.) è stato protagonista di un altra partita di Seconda Categoria (ha diretto due gare in due giorni consecutivi) e precisamente in Melicucco-Polistena sospesa (e ti pareva strano) al 25' del secondo tempo perchè il direttore di gara ha dichiarato di aver subito insistenti e continue “minacce” da parte di alcuni calciatori ospiti, forse colpevoli di aver festeggiato in maniera “scomposta” il proprio portiere che aveva appena parato un calcio di rigore assegnato dall'arbitro e apparso a tutti inesistente. Ora ci si chiede: il giorno prima è l'arbitro Cartisano a minacciare ed offendere il pubblico e il giorno successivo lo stesso dichiara di aver subito le minacce??? Sinceramente qualcosa inizia a non combaciare e penso sia giunto il momento di prendere i dovuti provvedimenti altrimenti il nostro calcio rischia di affondare. Ma riflettendo su quanto accaduto in questa “carnevalesca” domenica calcistica, mi ritorna in mente un grande conduttore televisivo (ora in pensione) di nome Antonio Lubrano che in occasione delle sue trasmissioni Rai esordiva sempre così : “ Salve.....la domanda nasce spontanea !!”. Le domande purtroppo sono continue e tutte spontanee.....ma le tanto sperate risposte quando e da chi arriveranno??? Meditiamo gente....meditiamo!!

a cura di Antonio Dattilo, ex arbitro di Serie A.