Quella appena trascorsa è stata una domenica caratterizzata da numerose “sviste” arbitrali che hanno condizionato l’andamento, ed in alcuni casi, il risultato finale di varie partite, fomentando le fisiologiche proteste di molte Società. Ricco di polemiche il dopo partita di Bovalinese- N.Gioiese, con il presidente amaranto Ferrigno che “ricusa” ufficialmente l’arbitro Sgrò di Reggio Calabria e l’assistente Sicilia di Cosenza, ritenendoli entrambi incompetenti e limitati a svolgere il compito di giudici di gara. Sgrò sbaglia ad ammonire per simulazione Carrà che viene steso da un avversario al limite dell’area di rigore e Grillo per aver giustamente “osservato” la distanza che il regolamento prevede; inoltre non ha dato la giusta interpretazione alla gara rendendosi assoluto protagonista negativo. Sbaglia di tutto l’assistente Sicilia di Cosenza, sventolando inesistenti fuori gioco e dimostrando, per tutto l’arco della gara, una pessima concentrazione. Era presente in tribuna l’Organo Tecnico, giunto a Bovalino per visionare e giudicare la prestazione di tutta la terna arbitrale, e lo stesso a fine primo tempo, ha dovuto “incassare” le animate rimostranze verbali del presidente Ferrigno, il quale ha chiesto a gran voce di pretendere dagli organi federali competenti tutela e massimo rispetto per la sua squadra. Accesissima anche Acri-Amantea diretta dal giovane Colacresi di Locri (nella foto), con gli ospiti che hanno vivacemente contestato la prima rete messa a segno da Domanico. Tutto nasce da un calcio di punizione dal limite dell’area di rigore concesso ai locali e non condiviso dai blucerchiati di mister Suriano. Mentre
gli ospiti chiedevano spiegazioni in merito alla concessione del fallo, i locali, approfittando della confusione creatasi, andavano a segno scatenando le furibonde proteste di Benincasa e Miceli (fotoa dx) che venivano espulsi insieme allo stesso Suriano, anch’egli entrato in campo per chiedere spiegazioni sull’accaduto. Dopo 27 minuti l’Amatea rimaneva in nove uomini e i rossoneri dilagavano con Gallo, Domanico (doppietta) e Tucci. Montalto-Rende e Cutro-Roccella sono state affidate ad arbitri di fuori regione e rispettivamente a Ciccarelli di Castellamare di Stabia e Guarino di Caltanissetta. Soddisfacente la direzione del primo, meno oculata quella dell’arbitro siciliano che ha annullato al Cutro, con la collaborazione dell’assistente Scappatura di Taurianova, una rete a tutti apparsa regolare. Non si sono disputate per impraticabilità di campo Soverato-Isola Capo Rizzuto (arbitro
designato Marchese di Cosenza) e il derbissimo Bagaladi-Melitese affidato al reggino Rabotti che ha sicuramente viaggiato in bicicletta per raggiungere la sede della gara. Oltre la sufficienza la prestazione di Barbuto di Vibo che ha diretto Praia-Gallicese con la buona collaborazione di Angotti e Audino di Lamezia Terme. Palmese-Scalea è stata affidata a Colosimo di Crotone e terminata con il punteggio di 1 a 1 che sostanzialmente accontenta entrambi i tecnici, anche se gli ospiti hanno recriminano “pacatamente” per la magnanima concessione del calcio di rigore realizzato da Dorato. In questa circostanza l’arbitro crotonese commette un gravissimo errore, in effetti invece di ammonire il difensore Oliva, autore del presunto fallo di mano, ammonisce il centrocampista Foderaro. Campionato di Promozione : Molto positive le direzioni di Vallone di Crotone e Mancuso di Vibo Valentia impiegati negli anticipi di sabato e rispettivamente per Taurianovese-Montepaone, terminata con una goleada a favore dei ragazzi del presidente Giovinazzo e Lazzaro-Guardavalle vinta meritatamente dall’undici di mister Riitano Vincenzo. Bocale-Capo Vaticano è stata affidata al giovane Zucco di Catanzaro che non ha concesso un nettissimo calcio di rigore ai locali per un netto fallo di mani commesso sulla linea di porta da un difensore ospite. Anche qui tante proteste, con il direttore di gara che è rimasto irremovibile sulla decisione di far continuare il gioco tra lo stupore di tutti i contendenti. Dopo la discutibile direzione di Locri-Africo di domenica scorsa, risalgono di qualche punto le quotazioni di Moreno Longo di Paola spedito a dirigere Tiriolo-Real Sersale e terminata con l’ennesima vittoria degli uomini di mister Trapasso. Non ha esitazioni nell’assegnare un netto calcio di rigore ai locali dimostrandosi sempre attento e puntuale in quasi tutte le decisioni. San Lucido-Paolana e Promosport-San Mauro sono state dirette da Scaramuzzino di Locri e Manes di Paola ed entrambi hanno dimostrato di avere ampi margini di miglioramento e buone prospettive future. Dopo le accese polemiche di Amantea-Palmese della scorsa settimana ritorna in campo Cefalà di Lamezia Terme, il quale ancora una volta si è ostinato a far disputare una gara che in termini di regolamento non doveva mai essere iniziata. La gara incriminata è stata Siderno-Bagnarese diretta dall’arbitro lametino che ne ha combinate davvero tante: al 17’del primo tempo netto fallo di Squillace su Romeo non rilevato, assegna un calcio di rigore inesistente ai locali per un netto colpo di testa di un difensore ospite, ammonisce Zerbi per un comune fallo di gioco commesso lungo la linea perimetrale, nettissimo fallo di Squillace su Zerbi non rilevato, entrata scomposta di Cambareri su un avversario che meritava l’espulsione ma non veniva neanche ammonito. Nel secondo tempo nega un evidente rigore al Siderno per un netto contatto in aerea del portiere Dominici su Zerbi e per concludere convalida in netto fuorigioco, con la complicità dell’assistente Chiellino di Crotone, il goal vittoria siglato sempre dal solito Zerbi. In definitiva una prestazione da resettare immediatamente affinchè quest’arbitro possa ritrovare quella lucidità fondamentale per dirigere con serenità una partita di calcio. Anche l’emergente Nocella di Paola è incappato in una direzione di gara che ha lasciato molti dubbi e tante perplessità. Dopo aver ben diretto il difficile derby tra Gallicese e Bagaladi è stato designato a dirigere Africo-Brancaleone, gara difficile ai fini della classifica ma di scarsi contenuti tecnici. Di calcio giocato si è visto ben poco anche perché la gara è stata spezzettata per continui falli, ma quello che è mancato al direttore di gara è stato il coraggio di prendere importanti decisioni disciplinari ai danni di calciatori locali. Tutto succede nella seconda frazione di gioco: al 2’ minuto netto e volontario fallo da dietro di Bruzzaniti su Roccamo che meritava l’espulsione, al 7’ fallo “cattivo” di Alberto Criaco ai danni di Borrello che anche in questa circostanza meritava l’espulsione, al 9’minuto il gioco riprende mentre un calciatore doveva ancora abbandonare il terreno di gioco a causa di un infortunio, al 15’ entrata da tergo scomposta sempre di Alberto Criaco su Borrello ( meritava il secondo giallo), al 29’ vistosa trattenuta ancora una volta di Alberto Criaco su un avversario e finalmente punita con il secondo giallo e conseguente espulsione. In questa circostanza il calciatore africese blocca le mani del direttore di gara impedendogli di estrarre il secondo cartellino giallo e si assiste ad una scena comica degna dei migliori teatri. Infine in aerea di rigore ospite netto il placcaggio da parte di un difensore gialloblu ai danni dell’africese Mollica. Era rigore netto ed inequivocabile ma anche in questo caso l’arbitro ha sorvolato, voltandosi di spalle e facendo finta di non vedere. Appena sufficienti le prestazioni dei paolani De Luca che ha diretto Mamer-Marina di Gioiosa e di Longo F. impegnato a fischire San Gregorio-Catona. Dopo la deludente prestazione di Roccella-Praia, il veterano Cundò di Soverato ha diretto Reggio Sud-Locri terminata con il risultato di 2 a 2. Senza infamia e senza lode la prova dell’arbitro soveratese che anche in questa circostanza ha dimostrato tutti i suoi limiti.
Ma nonostante le continue polemiche e soprattutto dopo una domenica da dimenticare per le nostre giacchette nere, c’è qualche dirigente che si “offre” garante tutelare di alcune Società. A buon intenditori…. poche parole. Meditate gente…meditate!!
a cura di Antonio Dattilo, ex arbitro di serie “A”.