Campionato di Eccellenza caratterizzato da ben due anticipi, in quanto mercoledì 3 febbraio allo stadio “Luigi Razza” di Vibo Valentia, sarà disputata la finalissima di Coppa Italia Regionale tra il Rende e il Bagaladi. La gara di cartello è stata disputata a Bocale tra la Gallicese e la capolista Bagaladi. Arbitro designato dalla Commissione Regionale era il signor Marchese di Cosenza (come anche riportato dagli organi di stampa), ma in campo è sceso Nocella di Paola assistito da Perri e Sicilia di Cosenza. Gara maschia ,combattuta e con ben otto ammoniti ed un espulso. Sufficiente la direzione dell’emergente fischietto paolano che sta dimostrando di avere tutte le caratteristiche per poter a breve fare il salto di categoria. Per Rende–Soverato impiegato il locrese Maiolo alla sua quarta direzione nel massimo campionato regionale. Lorenzon al limite della praticabilità ed appena sufficiente la prestazione del direttore di gara,il quale dimostra di non aver ancora raggiunto la piena “maturità arbitrale”. Scalea- Bovalinese è stata affidata a Loprete di Catanzaro che non ha avuto alcun dubbio nell’espellere l’attaccante amaranto Accinni reo di aver colpito con una gomitata il difensore Aldo Longo. Gara già chiusa al 10’ del secondo tempo grazie all’eurogoal dell’onnipresente difensore bianconero. In Amantea – Palmese terreno di gioco al limite della praticabilità che ha costretto i contendenti a “nuotare” anziché giocare a calcio. Cefalà di Lamezia è stato inflessibile e nonostante un accurato sopralluogo con entrambi i capitani ha deciso (sbagliando) di dare inizio ad una gara che in termini di regolamento non si doveva assolutamente disputare. Di calcio si è visto ben poco ma di “tuffi” un’infinità e ciò ha determinato, durante l’arco della contesa, la totale insufficienza dell’arbitro lametino. Isola Capo Rizzuto- Acri e N.Gioiese- Cutro sono state affidate a due arbitri CAI e rispettivamente a Sassanelli di Bari e Cascone di Nocera Inferiore ed entrambi hanno totalizzato la piena sufficienza nonostante la difficoltà di entrambe le partite. L’esperto Cundò di Soverato è stato di scena a Roccella per la sfida tra i padroni di coda e il fanalino di cosa Praia. Gara tranquilla nonostante i nove ammoniti e la giusta espulsione di Legnante.Purtroppo,ancora una volta, l’arbitro di Soverato ha dimostrato i propri limiti commettendo tanti errori (soprattutto dal punto di vista disciplinare) e un clamoroso “orrore”!.Correva il 21’ del primo tempo e Aulisio lanciava in contropiede Fazzolari che veniva strattonato vistosamente da Pistinizzi. Giusto il provvedimento tecnico ma errato quello disciplinare, infatti, il direttore di gara, in totale confusione, ammoniva Vallone anziché il difensore amaranto. In questo contesto anche l’assistente Cannistrà di Catanzaro si dimostrava disattento non segnalando al collega lo scambio di persona. Inoltre mancano le ammonizioni di Rea, Favasuli e Romeo per falli al limite del regolamento. Da migliorare anche lo stile di corsa affinchè l’immagine e la figura dell’arbitro appaia elegante e composta. Barbuto di Vibo è stato di scena in Melitese- Montalto dove i ragazzi di mister Iannì hanno avuto la meglio su quelli di Cipparrone. Match che si surriscalda a fine secondo tempo con le giuste espulsioni di Laurendi e Fanelli. Promozione girone “A”: Dopo un turno di riposo, ritorna in campo Colacresi di Locri dirigendo Luzzese-Torretta terminata con un risultato tennistico a favore degli ospiti. Positiva la prestazione del giovane arbitro locrese che ha dimostrato di aver “superato” le critiche del dopo Scalea-Cutro.Facilissimi i compiti di Maraniello di Paola che ha diretto San Mauro-Tiriolo, di De Luca della stessa sezione designato per R.Nicastro- San Marco e di Lamanna di Catanzaro impiegato a fischiare il derby del tirreno tra Paolana e Cetraro. Sufficiente la direzione di Rabotti di Reggio Calabria che ha arbitrato la capolista Real Sersale contro il Fuscaldo di mister Galliano. Promozione girone “B”: Anche qui due gli anticipi: Bagnarese – San Gregorio diretta dal giovanissimo Varacalli di Locri e terminata con l’ennesima sconfitta della squadra vibonese e la partitissima tra Brancaleone e Siderno. Gara diretta dalla signorina Garoffalo di Vibo Valentia (reduce dal recupero tra Montalto-N.Gioiese terminata tra le polemiche degli ospiti) che fischia, da oltre 30 metri, un fallo inesistente dal quale scaturisce il tiro piazzato che porterà in vantaggio i locali. Infatti le immagini dimostrano che il difensore biancoazzurro tocca il pallone con il fianco destro e non con il braccio. A fine primo tempo non è stata punita una netta simulazione dell’attaccante Maviglia che si lascia cadere in piena area di rigore avversaria senza subire alcun contatto fisico. Partita che sale di tono dal 44’ al 50’ del secondo tempo per un fallo inesistente assegnato dal limite dell’area all’esperto Galletta e un corner che prima viene “smentito” e poi assegnato su errata indicazione dell’assistente Leonardi di Catanzaro. Pessima anche la collaborazione dell’assisistente Spasari di Soverato che in più occasioni non segnala evidenti falli avvenuti nella zona di sua competenza. Appena sufficiente la prestazione atletica dell’arbitro adattata ad uno spostamento rigido e poco efficace. In alcuni frangenti ha dimostrato più concentrazione nel controllare e redarguire gli occupanti delle panchine che allo svolgimento del gioco. Giuste alcune decisioni disciplinari associate ad altre che hanno lasciato molto a desiderare. Il derby dei poveri tra Locri e Africo è stato diretto dal promettente Moreno Longo che purtroppo è “incappato” in una direzione poco oculata. Moltissimi gli episodi contestati con continue scaramucce in campo e sugli spalti. Non decretato un nettissimo rigore al Locri per un evidente tocco di mano di Paolo Maviglia, andavano direttamente espulsi anziché ammoniti Gattuso e Mammoliti rei di essersi spintonati e minacciati a vicenda. Atterramento in piena area di rigore di Rodà ai danni di Fuda (era rigore ed ammonizione) e di Alberto Criaco su Mammoliti (altro rigore non assegnato e conseguente ammonizione mancata), inoltre ha fatto sedere in panchina un dirigente locale che non aveva titolo a farlo provocando attimi di tensione in campo. Giusta solo l’espulsione di Paolo Maviglia che ha rifilato un violento calcione a Lamonaca. Innumerevoli le proteste del Marina di Gioiosa per l’infelice direzione di De Napoli di Cosenza designato a dirigere i locali contro il forte Bocale del ds Paolo Campolo. Dubbio il rigore assegnato agli ospiti al 5’ del primo tempo, fallaccio a pallone lontano di Davide Acquino su Chilà punito solo con l’ammonizione ma ci stava il rosso diretto, netto fallo volontario di Megna su Leonardis dove ci stava ampiamente l’ammonizione e ingiusta l’espulsione di Vincenzo Acquino reo di aver subito un fallo a centrocampo. Molto dubbia anche la seconda rete annullata al Bocale dall’assistente Gaglianese per presunta posizione di fuori gioco di un attaccante gialloblu. Montepaone- Lazzaro è stata diretta dal giovane Terenzio di Cosenza che purtroppo non si è dimostrato all’altezza della situazione. E’ stata una gara ricca di episodi contestati che l’arbitro cosentino non è riuscito a mantenere sui binari della correttezza. Meritava una sacrosanta espulsione il fallaccio di Froio ai danni di Neri, inesistente il primo rigore decretato agli ospiti ed in occasione del pareggio del Lazzaro (43’secondo tempo) in campo sono volati calci,pugni ed insulti con conseguenti espulsioni di Meliti e Pisano. Molto dubbio il rigore decretato al 51’ del secondo tempo a favore del Montepaone per una presunta trattenuta ai danni di Froio che in precedenza meritava l’espulsione. Infuocato il dopo gara che non merita di essere neanche commentato. 

a cura di Antonio Dattilo, ex arbitro serie “A”.