Vincenzo D´Accardio, il nuovo attaccante milanese dal fisico possente dell'Isola Capo Rizzuto: inizio scuola Milan e poi tanti anni in giro per l´Italia tra professionisti e dilettanti con le maglie di Alzano, Como, Termoli, Solbiatese e Atletico Vieste. La società punta molto sulla voglia di riscatto di questo ragazzo ventisettenne dal passato blasonato.
Ma cosa ha spinto un giocatore di Busto Arsizio a venire agiocare a Isola?
"Mi ha spinto il fatto che conoscevo già l´ambiente, tutti me ne hanno parlato bene, avevo bisogno di una
nuova esperienza che mi desse nuovi stimoli".
Reduce dalle giovani del Milan, conserva dei ricordi stupendi di quegli anni?
"Ho tanti amici ancora li tutte persone straordinarie, ricordo con particolare emozione Francesco Zagatti, colui che mi diede la possibilità di entrare in una delle squadre più forti del mondo, purtroppo scomparso lo scorso anno".
Tra gli altri, ha giocato anche a fianco di Marco Borriello, si vedeva già allora che potesse fare strada?
"A dire il vero all´epoca non impressionava cosi tanto, e non vorrei sembrare presuntuoso ma la società a quei tempi puntava molto di più su di me, poi ebbi una serie di eventi sfortunati e tanti infortuni che non mi hanno permesso di arrivare cosi in alto. A quei tempi -continua D´Accardio- quello che maggiormente mi impressionava
era Pasquale Foggia".
A Isola da una settimana, prime impressioni?
"Sicuramente positive, ho trovato un gruppo fantastico guidato da un allenatore molto preparato. Inoltre senza
saperlo ho ritrovato Pasquale Rocca con il quale avevo già giocato qualche anno fa in C1 ad Alzano, sono contento di poter giocare ancora con lui, è un fulmine e credo che mi aiuterà a segnare".
L´Isola sta vivendo un periodo non proprio felice, pur esprimendo un bel calcio sitrova in una delicata posizione:
" Questa è una grande squadra e l´attuale classifica non rispecchia la realtà dei fatti. Mi hanno raccontato l´andamento del campionato e ne ho avuto prova domenica contro lo Scalea, una gara giocata in modo perfetto, ma nella ripresa loro sono stati bravi a finalizzare l´unica azione della gara e li siamo crollati mentalmente. Giochiamo un calcio bellissimo che senza esagerare paragono ad una squadra di Lega Pro. Credo solo che dovremmo
lavorare un po´ proprio sotto l´aspetto mentale, anche se ammetto che situazioni come quelle di domenica che domini un intera gara e poi subisci un gol ti tagliano le gambe e non riesci a reagire. So bene quello che la società si aspetta da me, premetto che qui ho trovato persone straordinarie e spero di poter ricambiare questa enorme fiducia con i gol per la salvezza. Mi sento pronto a prendermi le responsabilità dell´attacco dell´Isola".