In una partita dai contenuti tecnici particolarmente scadenti, la Reggina torna a far punti in trasferta sul campo del Crotone.  Un risultato che sicuramente non contribuisce a scacciare la crisi di una squadra che continua a navigare nelle zone basse della classifica e soprattutto non dà segni di riscossa sotto il profilo del gioco e della condizione, anche contro un avversario, che seppur reduce da tre vittorie consecutive, è apparso tutt’altro che irresistibile.

Ad inizio partita, le cose sembrano mettersi subito bene per la Reggina, che dopo tre minuti trova il gol del vantaggio.  Punizione di  Brienza e  respinta di Concetti, sulla ribattuta il più lesto è Pagano che deposita la sfera in rete.

Potrebbe essere questo l’episodio favorevole che da mesi i giocatori invocano per invertire la tendenza dei risultati, ma nonostante i padroni di casa diano l’impressione di subire maggiormente la pressione della sfida, gli ospiti non hanno la capacità di piazzare il colpo del ko.

E’ invece il Crotone a trovare il pareggio all’undicesimo minuto con un’azione piuttosto fortunosa:  Abruzzese, cadendo, effettua un traversone rasoterra,  Bonvissuto liscia e la sfera giunge a Mazzarrani che gira di destro e trafigge Cassano, trovando la decisiva deviazione di Lanzaro.

Il Crotone inizia a crederci e riesce a giocare il resto del primo tempo sulle ali dell’entusiasmo.   I ritmi vertiginosi imposti dalla formazione di Lerda sono indigesti alla Reggina, che soffre ma raramente dà agli avversari la possibilità di attaccare con convinzione la porta amaranto.

Le difficoltà principali della Reggna sono quelle solite e la manovra compassata, facilmente ostruita dal pressing del centrocampo crotonese,  non dà certo grandi palloni giocabili al tridente “leggero”  schierato da Iaconi.

Sul finale di tempo, non appena la morsa pitagorica sembra essersi allentata,  è Viola ad avere il pallone per il raddoppio ma il cross di Morosini, su cui Concetti esce a vuoto,  è forse troppo forte per essere spinto in rete, nonostante la porta fosse totalmente sguarnita.

Buscè, inizialmente escluso,  all’inizio del secondo tempo prende il posto di Valdez, con Cascione che torna in difesa e Morosini, a sorpresa schierato a destra, al centro.

L’intento è quello di attaccare anche sulla destra, ma la Reggina continua a insistere sul settore di sinistra dove Rizzato e Pagano vengono cercati con più insistenza.

Il secondo tempo si rivela una fase di gioco di rara bruttezza dove le trame delle due squadre non si completano mai e i portieri si godono la loro condizione di spettatori non paganti.

Iaconi prova ad inserire Bonazzoli e Barillà per Viola e Pagano, ma non succede assolutamente nulla degno di nota se non qualche conclusione velleitaria dalla lunga distanza del Crotone e un paio di colpi di testa telefonati dell'ariete amaranto, facilmente neutralizzati da Concetti.

 

da strill.it