PALMESE: D'Agostino 6, Rando 6, Barone 8, Falduto 6, Caricato 6 (29° Nucera sv), Scopelliti 7, Trunfio 6, Messina 7, Santiago Dorato 9, Mammolenti 6 (23°st. Aquilino 6), D'Ascola 7. In panchina: Raco, Alessi , Cardone, Famà, Artuso. Allenatore: Mario Dal Torrione 8.
RENDE: Occhiuzzi 7, Leta 6, Via 6, Scarlato 6, Cataldo 6, Corosiniti sv. (22°pt. Carnevale 6), Piemontese 6 (33°st. Mollo sv.), Guido 7, Prete 7, Riolo 7, Tamburro 6 (26°st. Ambrogio sv.). In panchina: Randazzo, Sarro, Cirigliano, Provenzano. Allenatore: Angelo Andreoli 7.
ARBITRO:Cefalà di Lamezia Terme 6 (Vommaro e Maiorano di Paola).
MARCATORI: 27° pt. Santiago Dorato su calcio di rigore (P). - 27° pt Prete (R).
NOTE: Pomeriggio nuvoloso. Spettatori 400. Quindici i tifosi di rendesi. Ammoniti: Leta e Guido per il Rende, D'Ascola per la Palmese. Angoli 6 a 0 per la Palmese. Recupero pt. 2 - st. 2.
DIRETTAMENTE DAL "Lopresti" - "Arbitro scandaloso. Era ad un metro dall'azione e non ha fischiato il rigore a favore nostro". Sono le dichiarazioni del dopo gara di Carlo Stellato, Presidente del Rende. E' non è finita. L'imprenditore Stellato continua: "Alla Palmese è stato regalato un rigore ed un altro gli è stato negato. Ha visto il rigore a favore nostro e non ha fischiato. Queste sono le classiche partite pilotate. Cefalà ha agito in cattiva fede. Mi dispiace davvero per il calcio". "Il terreno di gioco è stato un handicap per la mia squadra -continua Stellato-. Una città come Palmi non può continuare ad avere un campo del genere. A Palmi c'è storia calcistica di altissimo livello. Io non sono un novellino". Parole pesanti che suonano come un macigno dopo appena tre giornate di campionato.
Viceversa, Giancarlo Oliveri, Presidente neroverde, replica così: "Il Presidente Stellato non ha visto una bella partita. Forse entrambe le squadre avevano timore ma la mia Palmese non ha voglia di vincere. Sono insoddisfatto. L'approccio iniziale c'è stato ma solo a livello di singoli uomini. Potevamo tranquillamente vincere -conclude Oliveri- e da questo momento in avanti mi aspetto molto di più dai miei giocatori. Il campionato comunque è mediocre. Non c'è una squadra che possa fare la differenza in modo netto".
Palmese-Rende è stata dunque una gara che si è animata alla fine dei novanta regolamentari. Ci hanno pensato i due Presidenti, Oliveri ma soprattutto il cosentino Carlo Stellato, andato a ruota libera contro l'arbitro colpevolizzandolo di aver agito in cattiva fede e definendo la partita pilotata.
La cronaca: Mister Dal Torrione inizialmente deve fare a meno di Aquilino reduce da una botta subita a Melito ma schiera sin dall'inizio Santiago Dorato preferendolo a Alessi. L'argentino, appena fresco di tranfert, sarà la piacevolissima nota positiva di questo match. Fa impazzire l'intera difesa biancorossa e di danna l'anima. Si getta su ogni pallone ed al 27esimo trasforma il calcio di rigore e corre sotto la sua curva per dedicare ai suoi nuovi tifosi la rete mimando loro le corna del toro scatenato. Tutto questo accadeva al 27esimo per un fallo di mani di un difensore rendese nel tentativo di fermare un'incursione di Trunfio con i cosentini a caccia dell'arbitro a protestare. Ancora prima però, al 19esimo, la Palmese aveva protestato a lungo per un netto atterramento in area di D'Ascola con il signor Cefalà che faceva segno di proseguire.
Minuti concitati con il Rende che, al primo vero affondo, ristabilisce la parità con un gran gol di Maurizio Prete che, al minuto numero 33, di destro calcia forte e di precisione battendo D'Agostino dopo una bella azione partita dal duo Guido-Tamburro.
Nella ripresa c'era solo la Palmese che esercitava una nettissima supremazia territoriale sfiorando la rete con Caricato di testa e con Santiago Dorato che calciava fuori d'un soffio. Al 37esimo accadeva di tutto. L'ex applaudito Alessandro Riolo s'involava verso D'Agostino quando veniva messo a terra in area di rigore neroverde. Forti le proteste dei cosentini che addirittura, sull'azione conseguente, rischiavano di subire il colpo del kappaò se Gianni D'Ascola centrava lo specchio della porta rimasta completamente vuota dopo un'incertezza di Occhiuzzi.
Triplice fischio finale con pareggio e polemiche che lasceranno strascichi il segno.
nella foto a dx il penalty di Dorato
tratto da "Il Quotidiano della Calabria" di Sigfrido Parrello