L’intervista-focus di oggi è incentrata sulla figura di mister: Emiliano Bonazzoli. Assistito dal suo agente, Lorenzo De Meo, Bonazzoli da giocatore ha vestito maglie prestigiose come quelle di: Reggina, Parma, Brescia, Sampdoria e Fiorentina. Da un paio di anni ha iniziato il percorso da allenatore che lo ha portato anche nella panchina del Lecco in Serie B la scorsa stagione. L’intervista:
"Mister Emiliano Bonazzoli, classe '79 è stato un attaccante che nel corso della carriera ha vestito maglie importanti come quelle di: Reggina, Parma, Brescia, Sampdoria, Fiorentina e molte altre. Da calciatore che ricordi ha e porta con sé? Tanti ricordi ho da calciatore positivi e non, ma che porto sempre con me. Gol, vittorie ma anche sconfitte e infortuni che fanno parte del gioco.”
"Da un paio di anni hai iniziato la carriera d'allenatore. Partendo dalla prima categoria con l'Atletico Conselve, Promozione con Thermal Teolo, Serie D con il Fanfulla e anche Serie B con il Lecco. Come mai hai deciso di intraprendere questa strada? Dove hai vissuto i ricordi più belli da allenatore fino a questo momento? Questa strada è capitata un po’ per caso, ma quando ho iniziato mi è piaciuto subito come i ragazzi mi ascoltavano e cercavano di mettere in partita quello che si provava durante la settimana. Sicuramente in tutte le squadre ho cercato di fare il meglio per arrivare all’obiettivo, maggiore soddisfazione il primo anno di Fanfulla.”
"Cosa si prova ad allenare una squadra in Serie B e cosa ti porti dietro dall'esperienza? Esperienza strana, dove ho potuto imparare sia dalle cose positive ma anche sicuramente da quelle negative. Purtroppo è finita male, i giocatori hanno dato tutto fino alla fine.”
"Qual è il suo modo di fare calcio? Cosa vuole infondere ai suoi ragazzi in allenamento così come in partita? Ai miei giocatori dico sempre che come ti alleni dipende poi dal risultato della domenica. Bisogna allenarsi sempre per migliorare ed essere ambiziosi per salire di categoria.”
"Quanto è importante far crescere i ragazzi più giovani, gli "under", soprattutto nelle categorie dilettantistiche a suo parere? Importante farli giocare, dargli tempo, capirli caratterialmente. Sono patrimonio delle società e devono essere tutelati per farli crescere nel modo migliore.”
"Ci sono anticipazioni in merito alla nuova stagione, cosa si aspetta? Purtroppo ad ora sono fermo, aspettiamo. Mi piacerebbe fare anche un’esperienza all’estero anche per conoscere campionati diversi da quello italiano. Spero di trovare al più presto perché non stare sul campo mi pesa!”