Yoann Arquin: «Ho firmato il mio primo contratto con il PSG, ad Enna abbiamo scritto la storia»
Yoann Arquin: «Ho firmato il mio primo contratto con il PSG, ad Enna abbiamo scritto la storia»

Il protagonista dell’intervista odierna è Yoann Arquin, attaccante classe ’88 che nell’ultima stagione si è reso protagonista nella cavalcata verso la promozione in Serie D con l’Enna siglando 11 goal e 6 assist. Il suo palmares vanta presenze nei vari campionati europei come: League One, League Two, Premiership, Superettan, FA Cup, Serie D e così via. Nei campionati francesi, inglesi e italiani Yoann ha raccolto tantissime presenze e reti. Esperienza che lo rende un giocatore completo e maturo dal punto di vista calcistico. Assistito dalla SV Sport Management, Yoann Arquin si è raccontato a noi:

“Yoann Arquin, attaccante classe '88, nell'ultima stagione ti sei reso protagonista della cavalcata verso la Serie D dell'Enna. Hai iniziato la tua carriera nelle giovanili del PSG, poi tante esperienze nazionali e internazionali. Raccontaci un po' di te. Sì, ho firmato il mio primo contratto da professionista al PSG e poi sono andato in Inghilterra, Scozia, Turchia, Svezia, Kazakistan, Cina e ora in Italia, a dire il vero, ho avuto una bellissima esperienza!”

“Come reputi la tua stagione dal punto di vista personale? Da un punto di vista personale è stata una bella stagione, abbiamo vinto il campionato e ho segnato 11 gol con 6 assist. Il mio infortunio mi ha rallentato ma ho recuperato bene, molto concentrato a raggiungere il mio obiettivo.”

“Dove hai vissuto l'esperienza più bella e che ricordi e aneddoti ti porti dietro? Francamente in ogni paese in cui sono andato e ho giocato ho dei bei ricordi, ho scoperto diverse culture quest'anno è stato speciale con l’Enna, un'intera città in gioia. Abbiamo lavorato duro e lo abbiamo fatto per diversi anni, questa rimarrà un’impresa!”

“Hai giocato molto in Inghilterra nelle varie competizioni, che differenza c'è con l'Italia e qual è il campionato in cui hai giocato che hai preferito di più? La differenza è che in Inghilterra fa freddo e in Italia (Sicilia) fa caldo! Tralasciando lo scherzo, ogni paese ha il suo calcio, per me il mio gioco è più quello inglese ma in Italia mi sono adattato bene. In qualsiasi paese, ogni campionato è duro e intenso indipendentemente dalla divisione in cui giochi. A volte la divisione inferiore è più difficile della divisione superiore, in ogni caso in Sicilia c'è un buon livello di calcio e buoni giocatori.” 

“Sei nato in Francia ma hai origine martinicane. Hai giocato anche 17 partite con il Martinica segnando 4 goal. Che ricordi dell'esperienza Nazionale di hanno segnato di più? Sì, ho giocato nella selezione della Martinica, ne ho un bel ricordo, è sempre un orgoglio andare nella selezione, ho vinto la Gold Cup in America due volte giocando davanti a grandi nazioni (Canada, USA, Messico, Panama). I martinicani sono ottimi giocatori che meritano di scoprire il campionato italiano e non solo!”

“Come ti sei trovato con l'Enna nella scorsa stagione e com'è stato il rapporto con i compagni e con lo staff? Beh, lo staff ha preso contatto con i miei rappresentanti e visto che ero già ad Enna perché ero in preparazione con il Siracusa, tutto è stato fatto rapidamente. Con lo staff e i giocatori sta andando molto bene, eravamo una famiglia perché mi hanno messo a mio agio molto velocemente e nonostante ho un po' di difficoltà ad esprimermi in italiano non mi hanno mai messo da parte.”

“Dall'inizio della tua giovane carriera chi ti ha aiutato di più? Dio e la mia famiglia sono molto importanti per me. Ciò che ti permette di rimetterti in piedi quando inizi a sopraffarti troppo da giovane, a volte commettendo errori e se non metti la testa a posto, ecco, puoi uccidere la tua stagione o la tua carriera. I miei genitori mi hanno sempre sostenuto nel bene e nel male e li ringrazio. In Italia ho mio cugino Stephane Coquin che ha fatto tutto questo corso in Italia quindi parliamo tanto e mi ha spiegato e consigliato enormemente tutto quello che ora so, ringrazio anche lui!”

“Hai giocato principalmente come punta centrale, è sempre stato questo il tuo ruolo? Quali sono le tue qualità migliori che ti hanno permesso di avere una carriera duratura? Mi sono allenato come esterno e attaccante in Francia ma è stato quando sono arrivato in Inghilterra che ho giocato veramente da numero 9 perché avevo le caratteristiche per giocare da 9. Alto, veloce, potente, buono tecnicamente, abile con entrambi i piedi, ottimo gioco di testa e abile sotto porta. Mi piace anche giocare di lato perché sei più libero e tocchi di più la palla come ho dimostrato in questa stagione con l'Enna. Il mister ha avuto fiducia in me e l’ho ricambiata in campo con le mie prestazioni. Poi dove serve io gioco e do il meglio di me per la squadra.”

“Stai già pensando alla prossima stagione, ci sono novità? Che obiettivi ti stai ponendo? Quando finisco una stagione soprattutto come questa che è stata lunga fisicamente e mentalmente torno dalla mia famiglia. Ho degli obiettivi personali ma non li rivelo. Darò tutto per questo sport e vedremo come sarà la prossima stagione.”

“Qual è il tuo idolo? Nonostante la tua età, hai ancora qualche sogno da voler realizzare in ambito calcistico? Il mio idolo nella vita di tutti i giorni è mio padre. Nel calcio era Thierry Henry o Anelka ma da giovane in Inghilterra sono stato paragonato ad Anelka. Vorrei vincere un altro campionato, sono pronto!”