Sampdoria, Luca Rodolfo: «Samp squadra della mia città, sogno l’esordio e la nazionale macedone»
Sampdoria, Luca Rodolfo: «Samp squadra della mia città, sogno l’esordio e la nazionale macedone»

Il protagonista di oggi è Luca Rodolfo, giovane portiere classe 2006 che per il terzo anno di fila ha giocato nella primavera della Sampdoria. Rodolfo, assistito dalla Eracle Sport e D1MON1OS, è un punto di riferimento delle giovanili della Sampdoria e sogna di diventare parte integrante anche della prima squadra, oltre che della nazionale macedone di cui ha origine. Luca Rodolfo si è raccontato a noi in questa intervista:

“Luca Rodolfo, portiere classe 2006 in forza alla Sampdoria Under 18. Hai trascorso gran parte delle giovanili con la maglia blucerchiata, raccontaci un po’ di te. Ciao, sono Luca un ragazzo di 18 anni che gioca nella Sampdoria squadra della mia città. Sono parte del progetto della Sampdoria ormai da diversi anni e sono molto orgoglioso di me stesso per questo. Volevo fare un ringraziamento speciale a tutte le persone che hanno reso possibile questo, partendo dalla mia famiglia a tutti i direttori e addetti ai lavori che hanno sempre creduto in me.”

“Stagione importante con 17 presenze, 36 reti subite e 2 clean sheet purtroppo terminata con la retrocessione dal campionato Under 18 di Serie A/B. Come reputi la tua annata? Reputo positivamente la mia annata, in quanto provenivo da una stagione nella quale avevo trovato poco spazio. Grazie al lavoro e alla dedizione, quest’annata è andata molto meglio.”

“Com’è il rapporto con i compagni e con lo staff? Che ricordi e aneddoti ti porti dietro della stagione passata? Il mio rapporto con lo staff ed i compagni di squadra è molto buono, infatti li reputo come una seconda famiglia, che, giorno, dopo giorno, aiuta la mia crescita personale. Non ho aneddoti particolari da raccontare, in quanto abbiamo vissuto momenti molto belli durante la scorsa stagione, nonostante i risultati non sempre positivi.”

“Dall'inizio della tua giovane carriera chi ti ha aiutato di più e perché hai scelto di diventare un portiere? Durante il mio percorso di formazione, la persona che mi ha aiutato di più è stata sicuramente mia madre, che mi ha sempre seguito ogni giorno e che mi sta aiutando a realizzare il mio sogno. La scelta di diventare portiere è stata casuale, infatti quando ero piccolo un giorno, arrivando al campo, mancava il portiere ed andai io in porta; da quel giorno, sono sempre rimasto tra i pali, in quanto, durante quella partita, mi appassionai del ruolo.”

“Quali sono, a tuo parere, le tue qualità migliori? Le mie qualità migliori, a mio parere, sono la comunicazione e la leadership costante con i compagni di reparto ed il gioco con i piedi.”

“Hai origini macedoni, un giorno vorresti esordire con questa maglia? Certo! avendo un genitore macedone, mi sento appartenente a questa nazione ed un giorno, se ci sarà l'occasione, sarò felicissimo di esordire con questa maglia.”

“Stai già pensando alla prossima stagione? Che obiettivi ti stai ponendo? Ovviamente, sto già pensando alla prossima stagione, nella quale proverò a trovare continuità nel minutaggio e ad allenarmi con impegno e costanza, al fine di migliorare sempre più, per arrivare ad essere un portiere di alto livello.”

“Qual è il tuo idolo? Sogno nel cassetto? Il mio idolo, fin da piccolo, è Manuel Neuer, grazie al suo modo rivoluzionario di stare in porta e di dare una connotazione diversa al ruolo del portiere. Il mio sogno nel cassetto è quello di esordire con la prima squadra della Sampdoria, società che mi ha sempre aiutato a crescere, sia come persona, che come portiere e per questo sarò sempre grato.”