Per la rubrica incentrata sugli “under” del girone I di Serie D, direttamente da Siracusa abbiamo intervistato: Michele Forchignone. Il giovane attaccante nato a Scandiano si è messo in luce con prestazioni di alto livello e goal pesanti che hanno portato il Siracusa alla conquista della finale playoff contro la Reggina. Tra passato, presente e speranze per il futuro Forchignone si è raccontato a noi tramite questa intervista:
“Michele Forchignone, attaccante classe 2003 del Siracusa. Hai trascorso parte delle giovanili tra Carpi e Sassuolo, in quest’ultima oltre 45 presenze e 4 reti. Poi la scorsa stagione al Catania dove hai vinto il campionato di D e collezionato oltre 20 presenze e 1 goal. In questa stagione al Siracusa sei stato uno dei protagonisti con oltre 30 presenze e 4 marcature. Raccontaci un po’ di te e delle tue esperienze. È iniziato tutto a Sassuolo, poi ho trascorso anni in prestito tra Carpi e Reggiana per poi approdare nel Catania il mio primo anno tra i dilettanti. Dell’anno al Catania ho tanti bei ricordi in quanto sono cresciuto molto calcisticamente e a livello personale. È stata una stagione che non dimenticherò mai, la piazza la conosciamo tutti ed è stato fantastico giocare con quella maglia. In questa stagione al Siracusa mi sto trovando molto bene, abbiamo giocato un campionato stupendo arrivando ai playoff che erano il nostro obiettivo iniziale.”
“Come giudichi la stagione a livello personale e di squadra? Giudico la stagione in maniera più che positiva. A livello personale sono soddisfatto perché credo di aver dato sempre il massimo in campo. Sono una persona che tende sempre a puntare più in alto possibile dunque sono soddisfatto ma non contento, si può sempre migliorare. Guardando la stagione posso affermare che sia stata eccellente a livello di squadra, siamo arrivati secondi dietro il Trapani che quest’anno con i numeri che ha prodotto ha meritato ampiamente la testa della classifica.”
“In carriera stai giocando prevalentemente come ala sinistra, qualche volta occupando anche la fascia destra. Quale ruolo preferisci di più? Quali sono le migliori tue caratteristiche e quelle invece che vorresti migliorare? Il mio ruolo preferito è quello di ala sinistra. La mia caratteristica principale è sicuramente l’abilità nel saltare l’uomo per creare superiorità numerica. Ho tanto da migliorare, sicuramente la finalizzazione e l’ultimo passaggio ma sono qualità che si acquisiscono con il passare del tempo e sto lavorando tanto per affinare tutte le caratteristiche e diventare un giocatore completo.”
“Chi ti sta aiutando di più dall’inizio della tua giovane carriera? Com’è il rapporto con i compagni, lo staff e la piazza di Siracusa? Le persone che mi stanno aiutando di più e hanno tanta stima in me sono sicuramente i miei compagni. Cercano sempre di darmi tanti consigli sia in campo che fuori come Sarao e Russotto con cui ho condiviso anche la stagione a Catania. Anche Aliperta, Vacca, Maggio, Benassi mi danno sempre una grande mano. Inoltre la maggior parte del supporto lo ricevo dalla mia famiglia che mi sta sempre vicino e per me è importante. La piazza di Siracusa è incredibile, anche quando passeggi per la città ci sono sempre tanti tifosi che si avvicinano per le foto e ti fanno sentire sempre il loro supporto.”
“Il numero 80 ti è stato assegnato o lo hai scelto tu? Non c’è un motivo specifico per questa scelta, in passato l’hanno indossato giocatori importanti come Ronaldinho e a me piace indossare numeri particolari. Se dovessi scegliere un numero classico, il mio preferito è l’11.”
“Chi è il tuo idolo? Qual è il tuo sogno? Non ho un idolo in particolare, mi piacciono molto però i calciatori più rapidi e tecnici come Coutinho. Il mio sogno è salire di categoria nei professionisti e puntare sempre al massimo.”
(Fonte foto: Simona Amato)