Sancataldese, Ignacio Varela: "Croazia e Argentina grandi campionati, Italia la mia casa"
Sancataldese, Ignacio Varela: "Croazia e Argentina grandi campionati, Italia la mia casa"

Abbiamo intervistato l'attaccante classe '89 Ignacio Varela, assistito dalla SV Sport Management di Stefano Squitieri e Valentino Viviani. L'argentino è una punta centrale che negli anni ha arricchito il suo curriculum vestendo maglie in campionati come la: Premier League maltese, Supersport HNL (Serie A croata), Serie B e C argentina e Serie D italiana nel Derthona, San Giorgio, Ragusa, Gelbison e Castrovillari prima di accasarsi nella Sancataldese in questa stagione. In carriera ha totalizzato più di 140 presenze nei vari campionati totalizzando oltre 25 goal. Varela ha raccontato parte della sua storia calcistica a noi:

"Ignacio, nonostante gli anni continuino a scorrere, in questa stagione tra Castrovillari e Sancataldese hai collezionato più di 25 presenze e segnato 7 goal. Come hai vissuto quest'anno e quali sono le tue sensazioni per il futuro? Penso che, nonostante la mia attuale età di 33 anni, mi sento molto bene, per fortuna. Non mi pesa affatto, perché mi prendo cura di me stesso per poter stare sempre bene e arrivare il più lontano possibile. Quest'anno ho avuto l'opportunità di giocare in due grandi squadre come il Castrovillari e la Sancataldese. Purtroppo, nella prima squadra non sono rimasto per molto tempo a causa di diversi problemi, quindi mi sono trasferito con la mia famiglia in Sicilia. Siamo molto contenti di stare qui."

"Nel corso della carriera hai avuto l’occasione di giocare in diversi campionati: dalla Serie A maltese e croata fino alla nostra Serie D, con la menzione di un doppio turno di qualificazione in Europa League giocato contro la Stella Rossa. Quali sono stati i momenti migliori a livello personale? Hai qualche rimpianto? Ho avuto la fortuna di poter giocare nella massima serie di due paesi molto belli e ricchi di tradizione calcistica. In Croazia sono stato per 6 mesi, vivendo e giocando in stadi bellissimi e sfidando giocatori molto forti. Successivamente, ho trascorso 3 anni a Malta, dove ho vissuto i momenti migliori della mia carriera calcistica. Abbiamo vinto 2 coppe, che ci hanno permesso di partecipare al turno preliminare della Europa League contro lo Stella Rossa. Inoltre, ho avuto l'opportunità di segnare durante quella partita. Questi momenti così intensi e emozionanti resteranno con me per sempre, riempendomi di felicità."

"Cambiare maglia quasi annualmente ha portato a definirti come un “attaccante giramondo”. Che tipo di calcio si respira e come cambia il livello nelle varie Nazioni in cui hai militato? Quale reputi il migliore e perché? Dopo aver girato per molte squadre e paesi diversi, ho imparato molte culture diverse che mi hanno aperto la mente. Ho imparato lingue diverse e ho imparato a vivere in ogni posto in cui mi trovavo per poter dare il meglio di me anche in campo. Non è stato facile stare lontano da casa, ma per fortuna ho creato una bellissima famiglia qui in Italia che mi sostiene nei momenti belli e brutti. In Argentina ci sono i miei genitori e i miei fratelli che mi tengono compagnia nonostante la distanza. Dopo tutti questi anni, penso che il posto più competitivo in cui abbia giocato sia la Croazia, dove ho visto giocatori di grande qualità. Anche a Malta ho giocato con bravi giocatori, ma il livello è diverso e non tutti possono vivere di calcio lì. Alcuni dovevano lavorare per integrare il loro stipendio, in base a quanto riuscivano a guadagnare."

"Oltre al settore giovanile e a qualche presenza nella Serie B argentina con il Ferro non hai più militato nel campionato del tuo Paese d’origine. Ci sarà magari modo in futuro di vederti indossare una maglia nel tuo Paese natale? È stato bellissimo esordire nella Serie B... un momento che non si dimentica mai. Dopo di quello ho giocato nelle varie squadre di Serie B metropolitana e anche in Serie C in Argentina. Non è facile tornare dopo tanti anni fuori... ci si abitua un po' alla vita di là. Sarebbe molto bello poter giocare in qualche squadra del mio paese, avendo già la famiglia in Italia. Spostarsi di nuovo non è molto facile... per il momento torno solo a vedere la mia famiglia: genitori, fratelli e anche amici di tutta la vita. Sono molto contento in Italia in questo momento, quindi resteremo qua finché avrò ancora da fare col calcio."

 

(Fonte foto: canale ufficiale Sancataldese calcio)