Se hai chiara la classifica avresti fatto difficoltà a distinguere chi la capolista, chi fanalion. Presenti un centocinquanta tifosi dell’Ardore increduli, presumibilmente, che quella tranquilla gita di fine anno in quel di Roccella si sarebbe potuta trasformare in un incubo. Decisamente disorientati i pochi tifosi, rimasti, del Roccella, abituati a “non” veder giocare la propria squadra, impalpabile nei primi tredici turni. Ieri ma già avvisaglie arrivarono da Rosarno c’era da valutare la nuova squadra, per sette/undicesimi nuova. Una bella sorpresa certificata da applausi a scena aperta ed i cori “Roccella, Roccella” che non si sentivano dai tempi della Serie D. In campo? Meglio il Roccella nel primo tempo di qualche punto. Giova considerare che i ragazzi del nuovo mister Beppe Bruno non ci conoscevano ed addirittura avevano bisogno di interpreti in campo (si parlano tante lingue). Meglio il Roccella nel secondo in cui merita di andare con Acuna (ma che giocatore è?) e poi con Lupo nuovamente in vantaggio. Poi, tira il fiato ma soprattutto la gara è condizionata dal direttore della gara che fischia verso un'unica direzione ed è addirittura generoso all’89esimo quando concede un presunto e comunque rigorino (leggasi normalissimo scontro tra, attaccati e difensori in una rara mischia in area locale) ed ecco servito il piatto per Zampaglione. Non ci sarà più tempo per nulla alla ripresa. Dopo la consapevolezza che non è una stagione persa per il Roccella ma ci sarà, ancora, da divertirsi con gli uomini nuovi. Anzi, al proposito altri se ne aggiungeranno con la ripresa del torneo.
Pino Gagliano