In vista della prossima stagione, abbiamo dialogato con mister Girolamo Mesiti, presidente degli allenatori calabresi, tanti i temi toccati, inclusa la voglia di rimettersi in tutta e scarpini, ma il primo punto è stato il dialogo tra i protagonisti in campo:«Ho letto quanto detto dal presidente AIA Longo, riguardo il fallimento nel momento in cui arriva una sanzione per un allentore. Ha assolutamente ragione, è necessario che arbitri, calciatori ed ovviamente gli allenatori dialoghino il più possibile con estrema serenità e massimo rispetto tra le parti. Abbiamo provato a fare una serie di incontri per incentivare questa buona pratica, speriamo in continui miglioramenti, la strada è segnata e bisogna seguirla».
Sulle tematiche di stretta attualità c’è l’apprezzamento dei tecnici calabresi e sullo sfondo le nuove norme che andranno ad impattare sul calcio dilettantistico:«Per quanto riguarda i nostri allenatori siamo davvero felici dei risultati che stanno ottenendo. In Calabria si lavora molto, specie per la formazione e le abilitazioni e c’è un fermento che lascia ben sperare per il futuro. Poi abbiamo avuto anche la soddisfazione di avere il nostro associato, Francesco Corosiniti, vincere il campionato di Beach Soccer, disciplina diffusa e sempre più partecipata. Dobbiamo continuare così! In merito alle normative – continua Mesiti- qualcosa va rivisto e corretto. Ancora credo che la rigida applicazione richieda tempo, le rivoluzioni vanno sostenute anche e soprattutto dal punto di vista legislativo. Passare da tesserato a lavoratore è un bel salto, siamo ad un inizio importante che tende a dare piena dignità al ruolo ma vanno trovati i punti di equilibrio per evitare di mettere in ginocchio le società. Questa stagione mi auguro sia una sorta di laboratorio per migliorare».
La conclusione del dialogo è stata incentrata sull’imminente torneo di Eccellenza e sulle prospettive personali di mister Mesiti: «Quest’anno la massima serie regionale presenta diverse squadre importanti e voglio dire che ci sono anche tantissimi bravi allenatori, secondo me sono proprio i mister a dover mettere qualcosa in più per regalare alle proprie società lo spunto decisivo rispetto l’obiettivo prefissato. Per quanto riguarda me, il con AIAC svolgo un ruolo bellissimo, ma la mia essenza è quella di allenatore e quindi non nascondo che se ci fosse la possibilità di tornare in campo rimetterei volentieri la tuta, anche perché penso di poter ancora dare molto a questo sport».