La nota inviataci:
"Non mi va tanto di parlare della vittoria, poiché il senso non è fare più punti possibili ma è quello, invece, di salvare la dignità, soprattutto perché
l’AGS Soriano merita di essere trattata per quello che essa sta dando al calcio dilettantistico. Meritiamo inoltre rispetto anche da chi, essendo esterno, critica il lavoro che c’è dietro ed il quale viene portato avanti, con quotidiane difficoltà, dalla stessa società. Le difficoltà purtroppo sono intorno a noi e, a tal proposito, volevamo salutarvi con una vittoria dal momento che il prossimo anno non giocheremo più qui". Sono state queste le prime dichiarazioni del presidente rossoblù Enzo Morabito dopo la vittoria interna contro lo Scalea. Vittoria, appunto, oscurata dalla notizia del congedo dell'attuale terreno di gioco. L'inizio di un nuovo percorso, dunque, il quale porta i segni delle passate battaglie mai riconosciute, per un motivo o per un altro. Ora, quella stanca ma impavida volontà sembra aver avuto almeno un piccolo gesto di intesa.
La malinconia, però, di certo non la si può nascondere, soprattutto nelle parole del co-presidente Gianni Monardo: “A me dispiace tanto che il prossimo anno l’Ags Soriano non potrà più giocare in questo campo. Ho praticamente sempre fatto calcio e, in questo caso, mi fa davvero male portare questa squadra in un altro terreno di gioco e, inoltre, mi fa ancora più male che i nostri tifosi dovranno seguirci in una nuova dimora calcistica”. Di certo è un cambiamento rilevante e atteso da tanto, anche se è presto per dire se sarà un trasloco permanente o provvisorio anche perché, giudice di esso, sarà soprattutto la corrente giunta comunale, come afferma anche lo stesso Gianni Monardo: “Mi auguro che questa amministrazione ci dia quella soddisfazione che noi vogliamo dare a tutti i sorianesi, sportivi e non. Da sorianese, posso dire solo che è un peccato che la squadra di tutto un paese non giochi più a casa sua”.
Uff. Stampa